Novak Djokovic verso la sfida con Moutet: “I tifosi francesi sono rumorosi, bisogna essere pronti a tutto”

Esordio con vittoria al Roland Garros per Novak Djokovic. Il serbo ha sconfitto con un triplice 6-3 Mackenzie Mcdonald nel suo ritorno nei campi che lo hanno visto trionfare all’Olimpiade qualche mese fa. “Le sensazioni sono state molto belle – ha ricordato Nole -, rivivere quei momenti è stato stupendo. Oggi le condizioni erano molto particolari, con la pioggia ed il vento all’inizio dell’incontro è successo di tutto ed è stato difficile per me trovare ritmo. So di avere buoni margini di miglioramento, ma sono contento di aver passato il turno”.

Gli è stato chiesto un pensiero sull’infortunio avuto al gomito 8 anni fa, e quanto abbia influito nel suo stile di gioco attuale: “È stato l’infortunio più grave della mia carriera, ero arrivato ad un momento in cui ero obbligato a fermarmi. Al rientro ho dovuto cambiare il mio movimento del servizio, non è stato semplice, ma la vita di un’atleta è cosi, ogni giorno sei sottoposto ad una nuova sfida. Ora è tutto diverso, con l’andare dell’età ti focalizzi su cose diverse, è molto più difficile ora rispetto a 15 anni fa. Quando sei giovane recuperi più in fretta, ho dedicato tempo affinché ogni aspetto della mia preparazione fosse curato. A livello mentale è sempre complicato, ma fortunatamente ho degli obiettivi ben fissi in testa che mi spingono ad andare avanti”.

Novak è stato il grosso assente dell’ edizione 2025 del Masters 1000 di Roma e ha spiegato così il perché del suo forfait. “Quest’anno ho deciso di giocare Madrid anziché Roma, non tornavo in Spagna da molto. Ginevra non era nei piani iniziali, ma abbiamo deciso di andare per mettere match nelle gambe. Per me è molto importante giocare e vincere partite, nella mia carriera ho sempre avuto bisogno di tempo prima di iniziare a giocare bene su terra”.

Il prossimo avversario di Nole sarà il francese Corentin Moutet. “I tifosi in Francia sono molto rumorosi, hanno molta passione e si fanno sentire. Questa cosa può essere fastidiosa per alcuni giocatori, ma devi essere pronto a tutto“. In chiusura ha parlato della lunga discussione avuta con l’arbitro e l’avversario riguardo la chiusura del tetto: “Ho inizialmente chiesto quanto avremmo dovuto giocare sotto la pioggia, era molto fastidioso e danneggiava il campo. Anche Mcdonald era d’accordo con me sulla chiusura del tetto, è stata una situazione molto strana e poco chiara. Fortunatamente alla fine è stato chiuso, era ciò che tutto lo stadio voleva.

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