”Essere numero 1 significa aver giocato molto bene per tutta la stagione e su tutte le superfici, ma è lui quello che sta giocando meglio indoor. Giochiamo davanti al suo pubblico, quindi direi che sia lui (Sinner ndr.) il favorito”. Le parole, in zona mista, di Carlos Alcaraz dopo aver centrato per la prima volta in carriera la finale delle ATP Finals e aver battuto Félix Auger-Aliassime con lo score di 6-2 6-4. Lo spagnolo, dopo un Round Robin fatto di molti alti e bassi, ha alzato il livello proprio in semifinale e ha messo in mostra il suo miglior tennis da quando è a Torino. Ora affronterà Jannik Sinner in un nuovo capitolo di questa stupenda rivalità: tra i due sarà la sesta finale in questo 2025 e per ora conduce il numero 1 al mondo con quattro vittorie a fronte di una sola sconfitta.
L’ALLENAMENTO A INIZIO SETTIMANA E IL GRANDE TENNIS DI SINNER INDOOR
A inizio settimana Sinner e Alcaraz si sono allenati insieme e hanno giocato sia un set che un tie-break. “Mi ha battuto 6-3 abbastanza facilmente, ma in allenamento la sensazione è totalmente diversa rispetto a un match vero e proprio. Affrontare Jannik su un campo indoor è una delle sfide più grandi e più difficili che abbiamo oggi nel tennis. Credo abbia una striscia di 30 o 31 vittorie consecutive. Giochiamo anche davanti al suo pubblico di casa e questo rende tutto ancora più difficile. Vedremo domani, ma sono pronto ad affrontare questa sfida e giocare un grande tennis”.
LA CRESCITA RISPETTO AL ROUND ROBIN
Dopo un girone non propriamente perfetto, lo spagnolo ha mostrato il suo miglior tennis proprio contro Auger-Aliassime, dando prova di una crescita evidente rispetto ai primi tre match. “Nel round robin penso di aver giocato un buon tennis, ma ovviamente stavo lottando per il numero 1, quindi ho dovuto affrontare anche un po’ di tensione e nervosismo, arrivare in semifinale non è stato semplice, ma penso che ora la tensione sia svanita e ho potuto esprimere un livello davvero alto proprio prima della finale”.
È SEMPRE SINNER-ALCARAZ
Cambiano luoghi, tornei e superfici, ma la finale è sempre quella. “Sono solo felice di ritrovarmi qui. Significa che stiamo mantenendo un livello altissimo per tutta la stagione e che stiamo avendo anche una grande continuità. Io e Jannik arriviamo spesso in finale e ogni volta che ci affrontiamo alziamo il livello. Penso che per il tennis, per il circuito e per il pubblico sia un grande match da vedere. È anche la dimostrazione di quanto stiamo lavorando bene”.
L’OCCASIONE PER UNO SPAGNOLO DI TORNARE A VINCERE LE ATP FINALS
Carlos Alcaraz è il primo spagnolo a tornare in finale alle ATP Finals da Rafael Nadal a Londra nel 2013, ma allora il maiorchino perse contro Novak Djokovic. Per una vittoria spagnola in questo torneo dobbiamo tornare al 1998, quando Alex Corretja vinse il derby contro Carlos Moyá ad Hannover. Oltre a lui, Manuel Orantes fu l’unico altro vincitore proveniente dalla Spagna a trionfare alle ATP Finals, correva l’anno 1976: “Significherebbe molto vincere questo torneo perché nella parte finale della stagione ho lavorato duramente e volevo arrivare in grande forma qui a Torino. Ci sono tornei importanti indoor, ma questo era quello a cui più tenessi. Arrivare qui e giocare un buon tennis riuscendo ad alzare il trofeo significherebbe tantissimo, soprattutto battendo Jannik e aggiungendo il mio nome accanto a quello di Corretja e Orantes. Sarebbe fantastico”.