ATP Finals 2025, Sinner: “Indoor sono a mio agio, match molto duro con de Minaur”

Tommaso de Laurentiis
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Jannik Sinner - Foto Felice Calabrò_IPA

“Ho avuto delle palle break nel primo gioco, poi nel corso del set. Alex stava giocando un ottimo tennis. Poi sono riuscito a brekkare e ho trovato la fiducia per alzare il mio livello. L’inizio del secondo set è stato molto importante. Era più facile servire e più facile rispondere. Sono molto felice. È stato un match molto duro. Tra Vienna, Parigi e qui c’erano tre scenari differenti, per la dimensione del campo e per la superficie. Indoor mi sento a mio agio. Si adatta al mio gioco, puoi giocare sul ritmo e abbastanza piatto”. Così, in conferenza stampa, Jannik Sinner dopo il successo su Alex de Minaur (7-5 6-2) nella semifinale delle ATP Finals di Torino. Terza finale consecutiva nel torneo dei Maestri per l’altoatesino, che domenica (ore 18.00) andrà a caccia del secondo trionfo in fila a Torino (2023 ko con Djokovic, 2024 successo con Fritz).

13-0 NEI TESTA A TESTA CON DE MINAUR

Ottima prova nel primo set di de Minaur, rimasto attaccato ai propri game di servizio per buona parte del parziale, proponendo anche qualche variazione da fondo campo. Nel secondo set, grazie all’early break conquistato, il livello di Sinner si è alzato e non ha permesso all’australiano alcuna reazione. L’azzurro si conferma bestia nera per il 26enne di Sydney con il 13esimo successo su tredici incontri disputati. “Ho giocato tanto ultimamente contro di lui, e sento sia migliorato tanto, il rovescio è molto migliore rispetto a Vienna. Gioca a questo livello non solo per mezzo set, ma sempre più a lungo. Devi poi provare ad avere continuità sulla stagione”, spiega Sinner, passato in carriera da uno storico incredibilmente negativo con Medvedev (6-0 per il russo) a un parziale positivo nei testa a testa con il moscovita (8-7): “Io ero in una situazione che non avevo mai vinto contro Medvedev, ero sotto 6-0. Poi quando uno trova una chiave contro alcuni giocatori può funzionare per 1, per 2 o per 3, non si sa. Devi sempre stare attento, la testa è importante a prescindere dall’avversario. Se sei 5-5 nei precedenti o 10-0 è sempre importante”. 

2025 DA NUMERO 2 ATP

Centrata la terza finale consecutiva a Torino, pur vincendo il torneo Sinner non riuscirà a tornare numero 1 del mondo. Resta straordinaria la stagione dell’azzurro, rimasto attaccato ad Alcaraz (n.1) in classifica Atp nonostante i tre mesi di stop legati alla vicenda Clostebol: “Non si sa cosa poteva accadere nei 3 mesi in cui non ho giocato. Ma non penso a quello. Ho fatto una stagione incredibile, con pochi tornei ma sono quasi sempre arrivato in finale. La stagione è stata incredibile. Tutte le cose accadono per un motivo ed è andata così. Parigi l’ho persa come l’ho persa, ma poi ho vinto Wimbledon. A Shanghai è andata come è andata, ma poi c’è stato questo filotto”.

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