ATP Finals: Djokovic show. Cilic, debutto da incubo

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di Federico Mariani

E’ sempre Novak Djokovic l’uomo da battere. Il serbo lo ribadisce stasera, una volta di più, tritando Cilic in meno di un’ora di gioco durante la quale lascia per strada la miseria di due giochi mettendo a segno ben sei break contro uno dei migliori servizi sul circuito. Parte, dunque, nel migliore dei modi la caccia al quarto titolo per Nole, il terzo consecutivo. La rincorsa riparte ancora con una vittoria, l’undicesima di fila a Londra dove non perde dall’ormai lontano 2011.

Che sarebbe potuto essere un battesimo difficile per Cilic, alla prima presenza tra i migliori otto, lo si poteva intuire dai precedenti che vedevano Djokovic dominare con un rotondo 10-0. Una sconfitta così roboante, però, non era preventivabile neanche dal più ardito sostenitore del serbo. Il punteggio testimonia un predominio totale e l’incapacità di Cilic di fare match pari anche solamente per frazioni di set è sintomatica di una superiorità evidente di Nole. Una superiorità, se vogliamo, clamorosa se si considera che si sta giocando in condizioni molto veloci in cui il croato dovrebbe avere armi letali che, però, stasera parevano decisamente innocue dinnanzi alla solidità di Djokovic.

Cilic parte bene col servizio tenendo a zero il game d’apertura dell’incontro, difficile anche solo pensare che quello sarà l’ultimo turno di battuta che il ventiseienne riuscirà ad incamerare per tutto l’arco del match. Arriveranno, infatti, sei break consecutivi per il numero uno del mondo, un’emorragia parzialmente interrotta solo dal break a zero messo a segno da Cilic nel terzo gioco del secondo set.

In partite così serve a poco anche sottolineare numeri e statistiche. Cilic conquista la miseria di 18 punti al servizio, equamente distribuiti nei due parziali. Nel primo set tiene in campo meno di cinque prime su dieci, percentuale che si alzerà nel secondo senza tuttavia portare benefici. Djokovic dal canto suo amministra bene col servizio, gestisce autorevolmente gli scambi da fondo e, quando vuole, trova la soluzione vincente. Cilic, oltre a mettere in campo poche prime, commette troppi errori gratuiti in particolar modo col diritto, vera macchina da unforced stasera. Il croato prova a sfondare una, due, tre volte la resistenza di Djokovic fino ad andare fuorigiri e sbagliare. Nole da dietro è impressionante, un vero muro inscalfibile.

Djokovic impatta piuttosto bene il torneo che lo ha visto trionfare nelle ultime due edizioni, anche se ci sarà da confermare la prestazione con avversari più ostici di questo Cilic. Nel Gruppo A si assiste a due punteggi identici ed, a loro modo, clamorosi. I due giochi a testa conquistati da Cilic e Berdych rappresentato paradossalmente una speranza per entrambi che dopodomani si affronteranno per continuare a sperare in una sorta di spareggio.

Col match di stasera si completa la prima tornata del round robin ed, alla luce di quanto visto sinora, è davvero difficile immaginare chi e come possa fermare questo Djokovic.

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