Challenger Guayaquil 2025: l’ATP rinvia il torneo per motivi di sicurezza

Tommaso Giuliani
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Novità importante per quanto riguarda il circuito Challenger. Il torneo di Guayaquil, in programma dal 27 ottobre al 2 novembre, è stato momentaneamente rimandato dall’ATP a causa delle recenti notizie riguardanti lo stato di emergenza in Ecuador.

Attraverso un comunicato ufficiale, gli organizzatori dell’evento, Andrés Gómez e Luis Adrián Morejón, hanno confermato la sospensione della manifestazione.

“Informiamo che il nostro torneo, programmato tra il 27 ottobre e il 2 novembre, è stato posticipato a data da destinarsi per disposizione dell’ATP. La ragione principale è la preoccupazione per la sicurezza dei giocatori e il regolare svolgimento del torneo.”

Allarme per la situazione in Ecuador

Secondo quanto riportato da El Comercio, la decisione è stata presa dopo una serie di episodi di violenza avvenuti nel paese negli ultimi giorni. Il più recente è stato l’attacco armato contro il calciatore Bryan ‘Cuco’ Angulo, rimasto ferito mentre si recava agli allenamenti nella provincia di Manabí.

Inoltre, nel corso della settimana, un’autobomba è esplosa all’esterno di un centro commerciale e di un edificio legato alla famiglia del presidente Daniel Noboa, a Guayaquil, provocando un morto e oltre 30 feriti.

Ad aggravare ulteriormente le preoccupazioni per la sicurezza nazionale, suscitando forte allarme anche nel mondo dello sport, le esplosioni su ponti segnalate nelle province di Guayas e Azuay.

Quale futuro per il torneo?

Da ormai quasi due anni l’Ecuador si trova sotto una dichiarazione di “conflitto armato interno”, emessa dal presidente Daniel Noboa per combattere le bande criminali attive in diverse regioni del Paese, ufficialmente classificate come organizzazioni terroristiche.

Tra i settori influenzati in maniera diretta dalle escalation di violenza spicca anche quello sportivo. Inevitabile dunque la decisione dell’ATP di rinviare il torneo. In uno scenario simile, infatti, sarebbe stato impossibile garantire condizioni di sicurezza adeguate per giocatori, staff tecnici e organizzatori.

Spetterà ora all’ATP trovare una soluzione alternativa per quella settimana, che potrebbe includere un eventuale cambio di sede e persino di nazione, per garantire lo svolgimento regolare di un torneo Challenger in calendario.

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