ATP Finals 2025, Bolelli: “Partita eccezionale, freddi nei momenti decisivi”

Tommaso de Laurentiis
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NITTO ATP FINALS 2025 Torino 09/11/2025 Inalpi Arena Andrea Vavassori e Simone Bolelli Foto Giampiero Sposito

“Abbiamo giocato una partita eccezionale. Stiamo riuscendo ad essere un po’ più freddi nei momenti importanti e di prenderci tutte le occasioni che arrivano. Nel doppio succede tutto molto in fretta. Abbiamo vinto un tie-break importantissimo ed è stato un match molto tosto. Anche se su due set, la partita è stata dura. Sappiamo che ogni partita si deciderà su pochi momenti, dobbiamo cercare di goderci lo spettacolo”. Così Simone Bolelli, in conferenza stampa, dopo il successo ottenuto con Andrea Vavassori contro Marcel Granollers e Horacio Zeballos nel secondo turno della fase a gironi delle ATP Finals di Torino. Seconda vittoria su due partite per la coppia azzurra, che mettono al sicuro la matematica qualificazione in semifinale (primo duo italiano a riuscirci nella storia). Bolelli e Vavassori chiuderanno il girone contro i campioni in carica Krawietz e Puetz.

APPROCCIO MENTALE CAMBIATO

Grinta e carattere i due tratti distintivi delle prime due partite giocate da Bolelli e Vavassori, che si sono dimostrati sempre freddi e lucidi nei momenti decisivi, anche grazie alla spinta del pubblico della Inalpi Arena. “L’anno scorso la partita con Bopanna/Ebden avevamo giocato in maniera pazzesca. Forse un po’ di pressione l’abbiamo sentita con Arevalo/Pavic, ma avevamo giocato un buon tennis. Tutte le coppie sono fortissime e si gioca su pochi punti, se avessimo subito break oggi la partita sarebbe potuta finire in altri modi. Siamo stati bravi a gestire le situazioni difficili e ad essere sempre positivi e connessi con il pubblico“,  spiega il 30enne torinese.

LONGEVITÀ

Nonostante le 40 candeline spente l’8 ottobre, Bolelli è apparso in ottima forma anche negli ultimi match della stagione: “Tra singolo e doppio c’è differenza. Giocare a 40 anni in singolo penso sia molto stancante. Il recupero è la cosa che manca principalmente. Wawrinka il tennis ce l’ha ancora, ma inizia ovviamente ad accusare la stanchezza dopo due o tre giorni in fila in campo. Bopanna ha smesso a 44 o 45 anni, quindi penso di avere ancora altri anni (ride ndr.). Io penso solo ad allenarmi con continuità e a giocare. Per ora sto bene“, afferma il ligure, che resta concentrato su Torino, ma con sempre uno sguardo alle Final Eight di Coppa Davis: “A Bologna sarà un’altra atmosfera, per ora con la testa siamo qua. Anche a Bologna scenderemo in campo con la stessa intensià con cui abbiamo giocato qui a Torino”.

MIGLIORAMENTI

Due vittorie in due match disputati, ma è sempre possibile migliorarsi. Bolelli e Vavassori lo sanno e continuano ad allenarsi e a cercare ulteriori spunti per arricchire il loro ventaglio di soluzioni da utilizzare a partita in corso. “Miglioramenti da fare? Sicuramente la risposta posso migliorarla tantissimo – ammette Bolelli – anche se a una mano e su superfici così veloci non è facile rispondere. Posso migliorare anche nella chiusura dello scambio a rete, che è una cosa su cui mi sto concentrando tanto negli ultimi anni. L’importante è porsi degli obiettivi e cercare di migliorarsi ogni giorno che si scende in campo, anche per essere meno prevedibili per gli avversari”. “Ho fatto tanta gavetta e ho quasi sempre privilegiato il doppio al singolo – aggiunge Vavassori -. In doppio ero molto alto di classifica e avevo pensato di lasciare il singolare. Se giocassi il singolo per un anno intero migliorerei sicuramente e mi piacerebbe tornare a giocarci full time, ma sono orgoglioso della mia scelta di essermi concentrato sul doppio, che mi ha permesso di giocare su palcoscenici meravigliosi”.

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