Binaghi: “Sinner zittisce tutti a suon di risultati, merita una statua”

Luca Innocenti
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The draw ceremony for the Tennis Davis Cup Round of 16 teams, scheduled for November in Bologna, will be attended by Minister of Sport Andrea Abodi, President of the Italian Tennis Federation Angelo Binaghi, Tournament Director Feliciano Lopez, Councillor for Sport for the Municipality of Bologna Roberta Li Calzi and Coordinator of Sports Policies for the Emilia Romagna Region Gianmaria Manghi - Bologna, Italy, September 17, 2025 - photo Corrispondente Bologna

I numeri del tennis in Italia sono da capogiro. Tra tesserati FITP e praticanti il movimento tennistico sta insidiando il secolare primato del calcio come sport più seguito e praticato della penisola. Sull’onda di un’altra stagione trionfale il presidente della federazione tennis e padel, Angelo Binaghi, ha rilasciato un’intervista a Libero parlando di Sinner, del sogno quinto slam a Roma e di alcuni rapporti con la politica.

Statistica e politica

Secondo gli ultimi dati siamo a circa 300.000 praticanti dal calcio. Cinque anni fa la differenza era del 39%” dice il presidente sottolineando il grande lavoro svolto da tutta la federazione. Lavoro che è stato cruciale per assicurare lo svolgimento dei prossimi Internazionali d’Italia: “Non avevamo più il titolo giuridico a garantire il regolare svolgimento della manifestazione. Grazie all’intervento dei Ministri Abodi e Giorgetti si è risolto tutto. Restano da discutere le Finals che non sono nostre, ma dell’ATP”.

Sinner, Coppa Davis e Roma

Finals che quest’anno a Torino hanno sancito l’ennesimo successo di Jannik Sinner, seguito pochi giorni dopo dalla Coppa Davis vinta in sua assenza. “Jannik risponde a suon di risultati e zittisce tutti – afferma Binaghi –  lasciamo parlare certi opinionisti da strapazzo. Sinner meriterebbe una statua”. Sulla sua presenza in Coppa Davis ammette: “Spero giochi l’anno prossimo. In ogni caso abbiamo dimostrato che possiamo vincerla anche senza il migliore al mondo”.

Tornando su Roma Binaghi tiene vive le speranze per il sogno quinto Slam: “Per avere il quinto Major credo servano tre requisiti: tennis italiano al top, e ci siamo; la credibilità internazionale e abbiamo Gaudenzi presidente dell’ATP; e poi l’investimento statale che sarebbe comunque minore di quello fatto per Milano/Cortina”. Sul torneo di Roma dice: “Nel 2028 dovremmo disputare l’edizione in un impianto rinnovato e copribile”.

RAI e tennis

Il presidente Binaghi ci tiene anche a sottolineare l’importanza di trasmettere sulla rete pubblica lo sport del momento: “Quando uno sport raggiunge certi risultati e tale popolarità, la prima rete dell’emittente di Stato è la sua casa e i vertici RAI se ne sono accorti”. Poi stuzzica di nuovo l’ambiente con il paragone calcistico: “La nazionale di calcio, che speriamo vada ai mondiali, dove viene trasmessa?”.  In conclusione, ammette a cuore aperto: “Dedico il 2025 a Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Il passato non si dimentica mai”.

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