Simone Vagnozzi (coach Cecchinato): “Grande vittoria a Buenos Aires, ma dobbiamo continuare a migliorare”

“Marco nei primi due turni ha lottato non giocando bene, partita dopo partita ha saputo alzare il livello facendosi trovare pronto contro giocatori più forti”.

Sono queste le prime parole di Simone Vagnozzi dopo il successo di Marco Cecchinato nell’Atp 250 di Buenos Aires (Argentina, terra battuta). Per il palermitano, da questa settimana al best ranking di numero 17, si tratta del terzo sigillo a livello Atp su tre finali disputate dopo i trionfi di Budapest ed Umag.

 “La sconfitta al primo turno degli Australian Open contro Filip Krajinovic è stata pesante, Marco stava giocando bene e ha perso avendo avuto match point. A Cordoba è crollato fisicamente dopo le 36 ore di viaggio per l’impegno in Davis (India-Italia ndr) – ha confessato coach Vagnozzi in esclusiva ai microfoni di Sportface.itma ha continuato ad allenarsi e a prepararsi al meglio per il torneo di Buenos Aires”.

Un torneo iniziato in sordina per Cecchinato, che veniva da un inizio stagione tutt’altro che esaltante come confermato dal suo coach. Prima il cileno Garìn e poi lo spagnolo Carballés Baena hanno messo in difficoltà l’azzurro, bravo in entrambi i match a portare a casa il primo parziale al tie-break, segno inconfutabile di una ritrovata fiducia. Fiducia che ha portato l’attuale numero 2 del nostro tennis a dominare gli atti conclusivi del torneo: “Marco ha giocato sia semifinale che finale ad un livello altissimo, vincere una finale in Argentina contro Schwartzman con questo punteggio gli dà tanto(6-1 6-2 ndr), ma ora dobbiamo continuare a migliorare”.

Parole ricolme d’orgoglio ma al contempo proiettate verso il futuro quelle di Simone Vagnozzi, che sembra già essersi messo alla spalle la soddisfazione di vedere il proprio giocatore surclassare a livello tattico un giocatore ostico, e con il pubblico di casa a sostenerlo, come Diego Schwartzman : “Siamo già in aeroporto destinazione Rio, purtroppo Marco dovrà giocare già martedì, avremo poco tempo per preparare il torneo”.

L’esordio è tutt’altro che agevole, l’azzurro dovrà vedersela con Aljaž Bedene, giocatore che Vagnozzi non stenta a classificare come “una bestia nera” in quanto Marco negli head to head è sotto 0-5 senza aver mai portato a casa nemmeno un set.

La stagione è appena iniziata, ma già con questo risultato il classe 92 supera nella classifica all-time azzurra Camporese, Gaudenzi e Seppi, issandosi alla quinta posizione degli italiani con miglior ranking dell’era Open. In termini di punti Atp la pesante cambiale della semifinale del Roland-Garros arriverà, ma per la qualità del tennis espressa sognare è più che lecito. Ne è sicuro anche il suo coach: “La fiducia in questo sport fa tantissimo, deve continuare così ed i risultati arriveranno di conseguenza”.

 

 

Leggi anche: