Lemon Bowl: Under 12 Maschile


(Nicolas Merzetti – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Il torneo under 12 maschile ha visto in campo, sin dalle quali, alcuni giocatori di sicuro interesse. Andiamoli a descrivere nel dettaglio, analizzando pregi e difetti. Due le considerazioni di base: la tenera età dei ragazzi, dei quali non possiamo conoscere il futuro sviluppo fisico, e le poche partite visionate (massimo 2-3 a giocatore), troppo poche per un giudizio preciso al 100%.
Nicolas Merzetti (Signoretta Genazzano): Il vincitore del torneo under 12, allenato dal tecnico nazionale Silvano Papi, ha palesato una completezza tecnica invidiabile. Diritto e Rovescio (di cui parleremo approfonditamente) sono impostati al meglio e anche il servizio, seppur migliorabile, è di buon livello. Ciò che fa ben sperare è inoltre la grinta (il suo nome di battaglia è Jena Plissken, protagonista del film “1997: Fuga da New York” interpretato da Kurt Russell) e la capacità di lottare nei momenti importanti. Il pressing da fondo campo, sia col dritto sia col rovescio, ingabbia tutti i suoi avversari, costretti spesso e volentieri a difese miracolose. Capitolo Rovescio: Nicolas con il rovescio fa quello che vuole. Può giocarlo bimane coperto in top, bimane piattissimo, in back sia bimane che ad una mano. Inoltre, in recupero, grazie ad una mano sinistra straordinaria, inventa impugnature irreali con le quali riesco a rimandare la palla dall’altra parte della rete. Il lato negativo sono i piedi, piuttosto lenti. Dal punto di vista della reattività deve lavorare tanto.

(Lorenzo Baglietto – Foto Nizegorodcew)
Lorenzo Baglietto (Tc Finale Ligure): Anche il finalista Lorenzo Baglietto ha impressionato, in particolare per l’uno-due servizio e diritto, con cui ha dominato sino all’ultimo atto. Il giovanissimo ligure si muove abbastanza bene, più le lunghe leve che per una reale velocità, ma con quel diritto (il migliore visto nel torneo) comanda quasi sempre gli scambi. Il rovescio è buono ma non ottimo e ogni tanto Lorenzo lo perde. Come detto il servizio è molto buono e crescendo in statura (che già è discreta) potrà risultare un colpo dominante.
Giacomo Giunta (Tc Baratoff): Semifinalista sconfitto da Merzetti piuttosto nettamente, Giunta è uno dei due ragazzi (insieme ad Erik De Santis di cui parleremo più avanti) che stanno crescendo molto bene a Pesaro con il maestro Roberto Antonini (già coach e attuale collaboratore di Davide Sanguinetti). Il diritto è sicuramente il fondamentale migliore di Giacomo, che non ha però dimostrato di avere un colpo davvero risolutore. Migliorabile il rovescio e anche il servizio, ma la base è sicuramente buona.
Federico Rebecchini (Tc Scaligero): Giocatore che fa sempre la scelta giusta, dettaglio non consueto per un dodicenne. Rebecchini ha un buon diritto, sicuramente il colpo migliore, ma anche rovescio, servizio e volé non sono affatto male. Il braccio però non è sembrato velocissimo, così come i piedi.
Andrea Bessire (Parioli): Giocatore dai colpi decisamente in top-spin. Grandissimo lottatore, non ha potuto nulla (nonostante un game fiume di 20 minuti ha perso 60 60) contro Merzetti nei quarti (giocati sull’erba sintetica). Un po’ troppo remissivo, ma buona visione di gioco.

(Riccardo Perin – Foto Nizegorodcew)
Riccardo Perin (Sbrescia): Uno dei due ragazzi classe 2000 (primo anno under 12) giunti ai quarti di finale, partendo dalle quali (insieme al già citato De Santis). Perin non ha un gioco particolarmente offensivo, a causa di un diritto forse un po’ troppo arrotato e con cui non riesce a chiudere tantissimi punti. Il rovescio bimane è invece molto bello ed incisivo. La nota maggiormente positiva è il modo di stare in campo, sempre concentrato e propenso alla scelta migliore. Gli scambi combattuti li porta praticamente sempre a casa e ha una passione smisurata per il tennis, che trasuda da ogni suo atteggiamento.

(Erik De Santis – Foto Nizegorodcew)
Erik De Santis (Tc Baratoff): Talento purissimo e velocità di piedi fuori dalla norma. Uno dei ragazzi che ha maggiormente impressionato. Partito dalle qualificazioni, il piccolo Erik (primo anno under 12) ha vinto ben 7 partite prima di arrendersi (sul veloce indoor, causa pioggia) al più potente Lorenzo Baglietto. Erik ha un diritto fantastico, ma anche il rovescio, seppur migliorabile, è di discreto livello. Il servizio è molto buono tecnicamente e per biomeccanica. I piedi sono velocissimi e la mano sublime (azzardo a dire che si sono viste un paio di “luzzate” niente male). I genitori non sono molto alti, ma se arriva a un metro e ottanta può veramente divenire un bel giocatorino. Inoltre è un ragazzo molto visto e intelligente in campo, caratteristica da non sottovalutare.
Gianmarco Ortenzi (New Green Hill): Grintosissimo ragazzo romano, Ortenzi ha due buoni fondamentali, precisi ma non ancora potenti. Caratterialmente molto forte, ha portato a casa alcuni match vissuti sul filo dell’equilibrio.
Damiano Baron (Tevere Remo): Buon talento e buona tecnica. Sorprendente il modo in cui si è fatto sorprendere da Bessire, certamente a lui non superiore. Ha messo in mostra discrete doti. Da rivedere in futuro.
Francesco Liucci (Tc 2002): Ragazzo dall’ottimo tennis, fermato da una straordinaria giornata di grazia di Nicolas Merzetti nella giornata di ottavi di finale. Potente e tecnicamente molto ben impostato, il giovane campano non ha brillato per maestria tattica e per grinta, ma va rivisto in altre circostanze, senza un Merzetti indemoniato dall’altra parte della rete.
Antonio Taraborrelli (Tc Lanciano): Giocatore di ottima tecnica, con colpi piuttosto offensivi, ha superato al primo turno il secondo favorito del torneo (Iannacone) in una giornata di grazia. Buoni entrambi i fondamentali. Longilineo ma già abbastanza alto, ha buoni margini di miglioramento.

(Leonardo Taddia – Foto Nizegorodcew)
Leonardo Taddia (Modena): Non è sembrato un grandissimo agonista e non ha palesato grandi capacità di lotta, ma ha un diritto spettacolare, particolarmente piatto, che è quasi a livello di quello di Baglietto. Ha anche un’ottima mano, ma deve migliorare, e tanto, nella gestione della gara.

(Federico Arnaboldi – Foto Nizegorodcew)
Federico Arnaboldi (Tc Ambrosiano): Eliminato al turno di qualificazione da Marco Pisaturo (il più grande difensore visto all’opera, ma con una tecnica non eccezionale), Arnaboldi (classe 2000 e cuginetto di Andrea Arnaboldi) ha messo in mostra due fondamentali ottimi ed un diritto davvero incisivo. Poco accorto tatticamente, non è riuscito a sfondare (complici palle e campi piuttosto lenti) il suo avversario. Da tenere d’occhio.
Hanno ben impressionato altri due ragazzi classe 2000: il perugino Alessio De Bernardis e Thomas Pisanelli

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