I Campionati a Squadre in Europa


(Bundesliga – In primo piano Jarkko Nieminen e Viktor Troicki)

di Alessandro Nizegorodcew (articolo tratto dalla rivista “Il Tennis Italiano“)

Molti appassionati sono a conoscenza dell’importanza del campionato italiano di serie A, che permette ai giocatori di autofinanziare la propria stagione agonistica; forse non tutti sanno che durante l’arco dell’anno si svolgono in Europa analoghe competizioni a squadre. Ogni torneo possiede caratteristiche che lo differenziano dagli altri: dall’affluenza di pubblico (pagante e non) alle vere e proprie regole, dal numero dei giocatori in rosa sino all’entità degli ingaggi. Dalla Germania alla Francia, dalla Svizzera all’Austria, ogni anno tutti i club nazionali si danno battaglia alla ricerca dell’agognato titolo.

Germania, esempio vincente.

La Bundesliga è il campionato a squadre più importante d’Europa. La Germania ha costruito, anno dopo anno, una macchina praticamente perfetta, in termini di pubblico, giocatori, ingaggi e spettacolo. Il torneo consiste in un girone all’italiana composto da 10 squadre (9 in questa stagione, a causa di una mancata iscrizione), che si affrontano dal secondo weekend di Wimbledon sino alla metà di agosto. Tra i tennisti all’opera, a dimostrazione di un livello tecnico di grande spessore, citiamo tra gli altri Jurgen Melzer, Viktor Troicki e Jarkko Nieminen. Gli ingaggi sono i migliori che si possano trovare in giro per l’Europa e i giocatori di grido arrivano a guadagnare anche 10.000 euro ad incontro (se non di più). Il regolamento è molto snello, grazie a 4 singoli e 2 doppi (come in Italia). La differenza con il nostro campionato è il terzo set, che in Bundesliga è sempre un super tie-break. In rosa si possono avere 14 giocatori, oltre a due giovani under 21 tedeschi. I tennisti facenti parte della Comunità Europea possono essere inseriti nella lista senza limitazioni, mentre si può schierare un extracomunitario per ogni giornata di campionato. “La cosa impressionante della Bundesliga è il pubblico” – ha raccontato Flavio Cipolla, numero 105 Atp – “Ricordo di aver giocato alcuni incontri davanti a 5-6.000 persone.” Per chi è abituato ad assistere ai match della Serie A italiana questi numeri sembreranno incredibili, ma la federazione tedesca ha lavorato moltissimo sulla Bundesliga e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La Germania è anche l’unica nazione dove si pagano i biglietti per assistere alle partite, a dimostrazione di un sistema efficiente e virtuoso. “Se dovessi scegliere il campionato a squadre ideale” – ha proseguito Cipolla “non esiterei a dire Bundesliga.” Oltre a Flavio, sono moltissimi i giocatori italiani che, tra Bundesliga e serie minori, disputano i campionati tedeschi. “Anche nelle leghe regionali” – ha spiegato l’ex pro Fabio Colangelo, ancora impegnato nelle gare a squadre – “c’è grandissimo coinvolgimento del pubblico. Si gioca nella zona di Francoforte e il nostro circolo organizza sempre dei pullman per poter seguire la squadra anche in trasferta. E’ un ambiente molto piacevole e sano.” Nel TC Blau-Weiß Halle e.V, in Bundesliga, sono invece scesi in campo quest’anno Starace (nella foto a sinistra), Bolelli e Seppi. “Siamo davvero orgogliosi di aver avuto nelle nostre fila giocatori di grande spessore tecnico e soprattutto umano come Potito, Simone e Andreas.” – ha raccontato Thorsten Liebich, team manager del club – “In particolare voglio fare i complimenti a Starace, che ha giocato per noi ben 5 incontri.” In Germania girano grandi giocatori, soldi, sponsor e un pubblico sempre numeroso, che in alcune giornate può superare tranquillamente le 5.000 presenze. La Bundesliga è, senza alcun dubbio, il miglior campionato a squadre d’Europa.

Austria e Svizzera, piccole realtà crescono.

Austria e Svizzera organizzano da anni campionati a squadre “espresso”, che si esauriscono cioè nel giro di pochissime settimane. La formula è piuttosto rapida e permette ai giocatori di non dover rinunciare ai tornei professionistici, portando a casa un discreto gruzzoletto da riutilizzare durante la stagione agonistica. La Bundesliga austriaca è ricca di giocatori italiani e anche di alcuni top players. Nel 2010 sono infatti scesi in campo Petzschner, Hrbaty, Rosol, Haider-Maurer, oltre ai nostri Di Mauro, Crugnola e Bellotti. In Svizzera si festeggia in questa stagione il centenario dell’Interclubs, la competizione a squadre nazionale. “Interclubs nasce nel 1911” – ha raccontato Andreas Fischer, direttore della manifestazione – “e, per quanto riguarda la Lega A, si svolge nell’arco di un paio di settimane. Quest’anno le squadre sono scese in campo dal 2 agosto sino alle finali del 13-14 disputatesi a Ginevra. La formula prevede 6 singolari e 3 doppi per ogni sfida. La media degli spettatori è per noi soddisfacente. Durante il girone abbiamo intorno alle 400-500 persone, mentre durante le finali si arriva tranquillamente alle 3.000 presenze. Quanto guadagnano i giocatori con Interclubs? Per una stagione intera un buon tennista può arrivare a 30.000 franchi svizzeri (circa 25.000 Euro).

Francia, si può dare di più..

La Francia soffre un po’ del nostro stesso problema. Buoni i guadagni (soprattutto se si è buoni giocatori) e ottimo il livello tecnico (quasi tutti i migliori tennisti francesi scendono in campo), ma scarsa la presenza di pubblico, anche nelle fasi finali. La federazione transalpina sta lavorando in maniera impeccabile su tutti i dettagli del tennis nazionale e internazionale, ma potrebbe probabilmente fare qualcosa in più per la propria Serie A.

Repubblica Ceca e Olanda, le quote rosa…

I campionati a squadre si giocano praticamente ovunque e Repubblica Ceca e Olanda non sono da meno. La differenza rispetto ad altri tornei è la presenza di donne e uomini nella stessa squadra. In terra boema, infatti, gli scontri tra club vedono all’opera sia match maschili che femminili; il livello è ottimo, poiché tutti i migliori giocatori di casa scendono in campo (Tomas Berdych su tutti), oltre ad alcune presenze abbastanza a sorpresa, come quella della numero 1 del mondo Caroline Wozniacki. Livello più basso in Olanda ma divertimento assicurato, come ha raccontato ancora Flavio Cipolla: “Mi è capitato di giocare alcune partite anche in Olanda, dove le squadre sono composte da uomini e da donne. Ebbene tutto mi sarei aspettato tranne di giocare un incontro di doppio misto per il mio club!

Conclusioni.

Non mancano altre importanti manifestazioni come quella ungherese, serba o spagnola (In terra iberica giocano quasi solo tennisti di casa), a dimostrazione di un movimento molto ampio che porta i giocatori tra il numero 100 e il 700 Atp a costruirsi una base economica, grazie agli ingaggi, tale da potersi permettere una carriera professionistica. Alcuni tennisti vengono spesso criticati a causa di una prolungata e continuativa presenza nelle varie gare a squadre in giro per l’Europa, a discapito di tornei challenger o future, senza però considerare quanto essi siano fondamentali per non dover rischiare addirittura di smettere con questo sport. Le competizioni a squadre sono la vera e propria benzina del tennista.

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