“Una delle nostre cinque migliori vittorie di sempre”. Lo dicono all’unisono Simone Bolelli e Andrea Vavassori nella consueta conferenza stampa dopo il match d’esordio delle ATP Finals, vinto 7-5 6-3 contro la coppia britannica (numero uno del seeding) formata da Julian Cash e Lloyd Glasspool. Un successo che permette al doppio azzurro di guardare con ottimismo al prosieguo di un torneo che nella precedente edizione ha visto la loro corsa fermarsi alla fase a gironi.
LA CHIAVE PER LA VITTORIA
Un match che è iniziato in salita con quattro palle break consecutive annullate ma che col passare dei game ha visto sempre più imporsi la coppia italiana: “Salvare lo 0-40 iniziale ci ha permesso di rimanere nel primo set – afferma Bolelli -. Al di là di tutti gli aspetti tecnici, la chiave di oggi è stata l’energia. Sapevamo che potevamo dargli fastidio anche se loro sono i numeri uno del mondo e abbiamo giocato punto a punto con un’intensità pazzesca”. Gli fa eco il suo compagno di doppio, Vavassori: “Tirare fuori una prestazione del genere è di buon auspicio, quando si lavora sulla prestazione i risultati arrivano. Se abbiamo l’energia giusta possiamo vincere contro chiunque”.
ESPERIENZA E ORGOGLIO
Compagni di doppio ma soprattutto amici. I due azzurri mostrano, dentro e fuori dal campo, una notevole alchimia che lo stesso Vavassori prova a descrivere così: “Insieme abbiamo vissuto tante esperienze difficili da gestire come le tre finali Slam, l’esordio in Coppa Davis e l’esordio alle Finals. Sono molto fiero di Simone perché ha espresso un tennis incredibile anche se per lui questo non è un momento facile. Sono orgoglioso di questi due anni passati insieme”.
SINNER E MUSETTI: QUANTA ITALIA A TORINO
Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Per la prima volta l’Italia del tennis avrà due singolaristi maschili tra gli otto qualificati: “Jannik è un treno supersonico sia io che Andrea gli facciamo un grosso in bocca al lupo – ancora Bolelli -. Musetti ha disputato una stagione pazzesca, si merita di essere qui”.