“È stata una partita di alto livello fino al 6-5, poi quello che è successo è successo. Ho avuto le mie chances e ho sbagliato delle risposte, che può succedere. Lui ha provato un po’ di cose, era pronto. Poi ha avuto problema fisico, non vuoi vincere così, però tu provi a giocare al tuo livello in modo costante. Felix è sicuramente uno dei giocatori che si merita di eseere qua e quando gioca al 100% è tosto da battere ovunque”. Parla così Jannik Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria all’esordio nelle ATP Finals per 7-5 6-1 su Felix Auger-Aliassime.
“Ci sono dei giocatori ai quali provo a togliere il tempo, con alcuni devi giocare in maniera diversa a livello tattico, ad esempio abbassi la velocità – ha spiegato ancora il numero due al mondo -. Oggi volevo partire abbastanza forte, sapevo che anche lui avrebbe cercato quella via lì. Devi sempre vedere come ti senti quel giorno, poi nel primo game quattro prime mi hanno dato fiducia. Non giocherò tutte le partite allo stesso modo di quelle di oggi. Ci sono due avversari ancora, ed è un girone dove tutti servono bene. Da fondocampo però ti devi adattare a tre giochi diversi. Oggi quando potevo accelerare lo facevo”.
Dopo ormai una partita e diversi allenamenti all’Inalpi Arena, l’allievo di Vagnozzi e Cahill si è anch abituato alle condizioni gioco: “Un campo che le prime volte sembrava più lento, adesso lo sento più veloce. Più si consuma, più diventa veloce. Con palle nuove o usate sono due sport diversi, anche. Con Sascha (Zverev, prossimo avversario ndr) sarà fondamentale il servizio”.
Sinner a Torino ha ovviamente in Alcaraz il suo principale antagonista, non solo per il titolo ma anche per la prima posizione al mondo. L’altoatesino, però, non sembra voler prestare più attenzione del solito a cosa ai suoi avversari, a partire dal match di domani tra lo spagnolo e Fritz “Onestamente non posso controllare come giocano gli altri tennisti. In questo momento stiamo guardando poco gli altri match. I risultati ovviamente li vieni a sapere. Noi stiamo molto attenti al nostro lavoro, di certo non spostiamo l’allenamento per vedere una partita di tennis. Piuttosto guardo dopo gli highlights, questo mi piace. Ma non perdo energie seguendo quello che succede altrove. So ciò che mi sto giocando qua, ma non è tutto solo nelle mie mani. Sono contento come ho giocato stasera. Questo torneo lo scorso anno mi ha dato tanto e provo andare più lontano possibile”.