Nel circuito è diventata subito un nome che desta curiosità e fa paura. Anche chi non la conosceva se n’è accorto vedendola nei primi game del primo turno degli US Open 2025 contro Lucia Bronzetti: la 18enne Tereza Valentova non passa inosservata.
Le origini e la famiglia sportiva
Nata a Praga il 20 febbraio 2007, Tereza è cresciuta tennisticamente al TK Sparta Praga. Lo sport è nel DNA di famiglia: sua madre Jitka Janáčková, è stata infatti canoista olimpica a Barcellona 1992 e Atlanta 1996. Tereza invece ha iniziato a giocare a tennis a tre anni. Oggi, nonostante i risultati, secondo il sito della WTA porta avanti anche gli studi in economia. I suoi idoli? Novak Djokovic e Jannik Sinner.
Classica ragazza che fa parlare di sè già in età Tennis Europe, Valentova non è stato un fuoco di paglia. A Flushing Meadows ha già giocato la finale junior nel 2023, perdendo contro Katherine Hui. Un anno dopo si è rifatta vincendo il Roland Garros under 18, superando in finale la connazionale Samson e battendo anche due italiane lungo il percorso: Noemi Basiletti (1° turno) e Tyra Grant (semifinale).
L’infortunio che poteva cambiare tutto e i problemi con il team
A giugno 2024 la sua corsa ha rischiato di fermarsi bruscamente. Una frattura da stress all’anca l’ha tenuta fuori tre mesi.
“È stato brutto, non sapevo se avrei giocato di nuovo a tennis – ha raccontato alla WTA, senza nascondere le difficoltà nei rapporti con il suo vecchio coach Daniel Filjo tennis -. La gestione del team ha avuto un ruolo nel mio infortunio e nella lenta diagnosi. In generale aveva un brutto impatto sulla mia serenità mentale, piangevo spesso durante gli allenamenti”.
Nel 2025 già quattro titoli e la Top 100
Iniziata l’avventura con il trentaduenne Libor Salaba (ex numero 493 ATP), nel 2024 Valentova ha vinto cinque titoli da professionista. Quest’anno è già a quota quattro, compresi i primi due WTA 125 a Grado e Porto. L’ingresso in Top 100 è frutto della prima semifinale WTA raggiunta in casa a Praga, in una settimana che l’ha vista battere anche la 34 del mondo Rebecca Sramkova. Anche negli Slam ha lasciato il segno: a Parigi ha superato le qualificazioni e battuto Chloe Paquet prima di arrendersi a Coco Gauff, a Wimbledon si è fermata a un passo dal tabellone principale, mentre agli US Open 2025 ha dominato le qualificazioni senza perdere un set, battendo Barthel, Prozorova e Rus per guadagnarsi la sfida con Bronzetti.
Come gioca?
Per la sua età ha già una base molto solida. Il servizio è fluido, con una potenza discreta, più che sufficiente per il livello a cui si confronta, e le permette di prendere subito campo. Quando comanda lo scambio, sa accelerare con il braccio in maniera impressionante, trovando vincenti anche dal centro. Non pensate però a una semplice bombardiera: è una giocatrice capace di esprimere un tennis efficace su tutte le superfici, che sa anche attendere e costruire il punto. Non essendo ancora impeccabile dal punto di vista atletico, riesce comunque a trovare il coraggio per ribaltare l’inerzia dello scambio.
Dove può migliorare? Innanzitutto nei movimenti di piedi e nella fase difensiva, dove tende a commettere più errori. Non è ancora una tennista in grado di cambiare strategia a partita in corso, anche perché le sue variazioni non sono del tutto affinate. Si tratta comunque di limiti comuni a quasi tutte le teenager che arrivano sul tour e ottengono subito risultati.
I numeri però non mentono: oltre 140 posizioni scalate in classifica da gennaio e un bilancio nel 2025 di 40 vittorie e 9 sconfitte prima di incontrare Bronzetti. Dati che confermano quanto sia già una realtà.