Ai microfoni di Spazio Tennis, Stefano Travaglia ha parlato del finale di stagione, degli obiettivi raggiunti e delle sensazioni che lo accompagnano verso il 2026. Durante l’ATP Challenger 100 di Bergamo, dove domani giocherà i quarti di finale, il marchigiano si è soffermato sia sul torneo in corso sia sul percorso degli ultimi mesi.
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A proposito di Bergamo, il tennista di Ascoli racconta: “Qui a Bergamo hanno organizzato un bel torneo, il palazzetto è nuovo, si chiama Chorus Arena. I campi di allenamento sono abbastanza vicini e le condizioni sono buone. La superficie mi piace: non è troppo veloce né troppo lenta, si gioca bene. Sarà il mio ultimo torneo dell’anno. Domani affronterò Federico Arnaboldi: ho buone sensazioni. Ha avuto un periodo un po’ più complicato, ma il tennis ce l’ha. Sarà una partita tosta, ci conosciamo bene e spero in un bel derby”.
Obiettivo stagionale raggiunto
Dalla parentesi bergamasca, Travaglia passa al bilancio stagionale. Per lui questo sarà davvero l’ultimo impegno del 2025: “Ho iniziato tardi la stagione ma la settimana scorsa, a Helsinki, ho centrato il mio obiettivo: qualificarmi per le qualificazioni dell’Australian Open. Non voglio spingere ancora: mi fermerò qualche giorno e poi inizierò la preparazione”.
Il 33enne sottolinea come il traguardo più importante fosse ritrovare continuità, più ancora che la classifica. Nel live ranking è intorno alla posizione 200, ma a fare la differenza, spiega, è stato “giocare con costanza, stare bene fisicamente, lavorare tecnicamente ed essere competitivo il maggior numero di settimane possibile, cosa che l’anno scorso mi era mancata”.
Il miglioramento rispetto al 2024
Travaglia ricorda infatti quanto complicata fosse stata la stagione precedente, condizionata da fastidi fisici che gli avevano impedito di esprimersi sul veloce: “L’anno scorso avevo avuto un problema che non mi permetteva di giocare sul duro; quindi, quest’anno ho impostato quasi tutta la stagione sulla terra, a parte New York. Dopo Valencia ho iniziato a riprovare, e da Olbia abbiamo ricominciato seriamente a lavorare sulla superficie. Per ora sta andando bene”.
La differenza rispetto al 2024 è netta: “Quest’anno ho giocato con continuità: da metà a fine marzo ho fatto 28 tornei. L’anno scorso invece giocavo un torneo, poi avevo problemi fisici, poca motivazione, e le superfici veloci mi davano fastidio. Da Olbia abbiamo deciso di riprovare, e al momento mi sto trovando molto bene”.
Una chiosa sul futuro
Guardando alla preparazione invernale e alla stagione 2026, Travaglia ha già le idee chiare: “Lavorerò soprattutto sul fisico per mantenere questo livello e migliorarlo. Farò quattro settimane di preparazione con Alessandro Motti, poi partiremo per un torneo prima di Melbourne, anche se ancora non sappiamo quale. La preparazione la faremo tra Reggio Emilia e Albinea: l’idea è non stressare troppo il fisico con tanti viaggi. Alla mia età sono cose importanti, considerando i problemi che ho avuto: meglio avere tutto vicino”.
Una stagione partita tardi ma conclusa con solidità e risultati. Venerdì 20 novembre Travaglia tornerà in campo per i quarti di finale contro Federico Arnaboldi: un derby che vale un posto in semifinale e che può chiudere ancora meglio il suo 2025.