Attenti al ranking…

di Sergio Pastena

Cosa succederà al ranking in questo 2013? Chi saranno i protagonisti assoluti? I dubbi sono tanti, andiamo a vedere com’è finita l’anno scorso e cosa ci si attende per i mesi a venire…

La lotta per la vetta

L’anno scorso il primo posto sembrava essere una questione a due tra Novak Djokovic e Rafael Nadal: pochi avrebbero immaginato che per quasi tutta la seconda metà dell’anno in testa ci sarebbe stato uno svizzero di nome Roger Federer

La rimonta di King Roger lo ha consegnato definitivamente alla leggenda ma quest’anno, nonostante non abbia lo stesso distacco dalla vetta di gennaio dell’anno scorso, le cose per lui sembrano ugualmente complicate: Djokovic, seppur non ai livelli monstre del 2011, ha confermato il primo posto e si affaccia prepotentemente alla ribalta Andy Murray, che dalla sconfitta di Wimbledon ha sembrato trarre nuova linfa ed è andato a vincere il primo Slam a New York.

Ecco, quest’anno in teoria la lotta a due sarebbe tra il serbo e il britannico, con un Nadal troppo penalizzato dagli infortuni e dall’assenza agli Australian Open per poter lottare per la vetta, almeno in teoria.

“Quest’anno tocca a me?” – “No, dai, l’anno prossimo” – “E Roger?” – “Ma figurati…”

Tra le donne toccherà a Victoria Azarenka difendersi dall’assalto delle inseguitrici, che rispondono ai nomi di Maria Sharapova e Serena Williams. Serenona, quando gioca come sa, è di un altro pianeta, l’unica incognita è quanto a lungo riuscirà a mantenere la forma necessaria a conquistare e difendere la prima posizione. Se lei non ci riuscisse la storia recente della Wta insegna che c’è spazio per le sorprese…

I giovani

Al maschile vanno distinte almeno due categorie: da un lato quelli del biennio 1989-1990, ovvero i vari Nishikori, Raonic e Janowicz. Giocatori che stanno per entrare in quello che dovrebbe essere il miglior periodo della loro carriera, talenti in rampa di lancio che quest’anno hanno dimostrato di poter compiere grandi imprese.

In teoria nessuno di loro, però, appare pronto al grande salto, quello necessario per mettere stabilmente in difficoltà i migliori. Chissà però che non riservino sorprese da Top Ten…

Il secondo gruppo è quello del biennio 1991-92 e qui si parla di gente come Dimitrov e Harrison, talentini in cerca di costanza e maturità. Il bulgaro deve riuscire a liberarsi dall’immane peso di essere considerato un novello Federer, l’americano ha tutte le carte in regola per esplodere e a vent’anni compiuti la cosa non sorprenderebbe.

In cima alla lista, tuttavia, c’è un Tomic con l’aura del predestinato e la spinta di un popolo, quello australiano, che da Hewitt in poi ha stentato a trovare giocatori che potessero essere davvero protagonisti.

Non sarà bello, ma si dice che il ragazzo ci sappia fare…

Più semplice il discorso al femminile, dove una ragazza del 1990, Caroline Wozniacki, potrebbe già aver vissuto la sua ascesa e la relativa caduta. C’è molta curiosità per la new generation americana, con ragazze come la McHale e la Stephens (classe 1992 e 1993) in cerca del salto di qualità.

La generazione ’94 ci propone una Elena Svitolina al best ranking ma ancora più di lei c’è curiosità per Irina Khromacheva, altra russa su cui si potrebbe tranquillamente puntare l’euro di rito nata nel 1995. Le americane potrebbero rispondere con la quattordicenne Tornado Black, ma è ancora un po’ presto per parlarne…

Bianco, rosso e verde

In Italia al maschile, ed è già una notizia poterlo dire, è stata una stagione tutt’altro che negativa: se facciamo eccezione per Starace, scivolato fuori dai 100, possiamo vantare un Seppi al best ranking, un Fognini che bene o male ha tenuto ed exploit come quello di Lorenzi, che si appresta a ritoccare ulteriormente il suo best ranking.

Noi, però, pensando in prospettiva preferiamo concentrarci su altri nomi. Riusciranno Giannessi e Gaio a riscattare una stagione altalenante? E Stefano Travaglia, costretto dalla sfortuna ad interrompere il discorso cominciato nel 2011, saprà riprendere il filo e sfondare almeno a livello Challenger? I vari Viola e Naso sfrutteranno a pieno le loro potenzialità?

E GQ? Direte voi. Beh, c’era bisogno di dirlo?

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Al femminile invece è bello poter dire ancora una volta “Magari andasse ancora così”. Non sarà facile per la Errani e la Vinci ripetere l’ultima annata, quanto meno in singolare, mentre su Schiavone e Pennetta si accettano scommesse.

L’occhio degli appassionati, però, è puntato su Camila Giorgi: prima non l’abbiamo citata tra quelle del biennio 91/92, ma se c’è un nome su cui ci piacerebbe puntare è quello della ventunenne (da tre giorni) maceratese.

Tra lei e Quinzi, se esplodessero entrambi, sarebbe un bel vedere…

 

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