Musetti ai Gazzetta Sports Awards: “Lavoriamo per cercare di ridurre il gap con Sinner e Alcaraz”

Tommaso Giuliani
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Lorenzo Musetti - Foto Adelchi Fioriti

Ai Gazzetta Sports Awards di Milano, dove è stato premiato come atleta italiano dell’anno, Lorenzo Musetti ha tracciato un bilancio del suo 2025 e delle prospettive per la prossima annata, raccontandosi in un’intervista concessa a Sky Sport.

Parlando dell’evoluzione del suo staff tecnico e dell’arrivo di José Perlas accanto a Simone Tartarini, il numero 8 del mondo ha sottolineato quanto questo cambio di assetto rappresenti un investimento sul suo futuro: “Il lavoro congiunto tra Perlas e Tartarini può portare al salto di qualità definitivo che sto cercando. Lavoriamo per cercare di ridurre il gap con Sinner e Alcaraz”.

Musetti ha poi spiegato che la preparazione per la nuova stagione è già iniziata: “Da due settimane abbiamo iniziato la preparazione invernale, stiamo lavorando tanto e c’è un ottimo feeling. La prima tappa sarà l’Australia, sono ricco di buoni propositi per la stagione”.

Sul piano più tecnico, il toscano ha indicato quale sarà il focus principale del suo tennis nel 2026: “Sto lavorando tanto per essere più aggressivo, credo sia fondamentale nel gioco moderno: non solo essere un contrattaccante, ma anche più propositivo partendo dai colpi di inizio gioco. Ci stiamo muovendo in questa direzione”.

Guardando ai vertici del circuito, Musetti ha riconosciuto il livello altissimo dei suoi due rivali più diretti: “Quest’anno si è vista la distanza tra loro e gli altri, sono un gradino sopra tutti. Aver aggiunto figure importanti al mio team è per cercare di fare il passo in quella direzione, per colmare quel gap che quest’anno era ancora evidente. Mi auguro in futuro di poter raggiungere quel terzo gradino del podio”.

Il capitolo Coppa Davis

Nell’intervista, Musetti ha dedicato un passaggio anche alla recente vittoria dell’Italia in Coppa Davis, vissuta da casa in un momento personale intenso: “Sentivo i ragazzi quotidianamente perché siamo colleghi e molto amici. Abbiamo condiviso tanto in campo e fuori. La vivevo in un momento particolare dell’anno perché la mia compagna aspettava Leandro, eravamo a ridosso del parto. L’ho vissuta e mi sono emozionato quando i ragazzi hanno vinto perché, specialmente con Flavio Cobolli, sono molto legato: è come un fratello per me. Mi ha fatto molto piacere che lui, insieme a Matteo, abbia preso in mano e trascinato la squadra alla terza Davis di fila”.

I ricordi più forti del 2025

Ripercorrendo i momenti più significativi della sua stagione, infine, il carrarino ha scelto alcune istantanee precise: “Ci sono varie fotografie di quest’anno nella mia testa, come la finale a Monte-Carlo, la semifinale al Roland Garros e l’ingresso in top 10. Il momento più bello, però, è stato l’accoglienza del pubblico a Torino e la vittoria con De Minaur. È stato qualcosa di bello e difficile da descrivere a parole”.

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