“Per me è una cosa folle. Safin e il mio team mi stanno uccidendo”. Senza mezzi termini, diretto come al solito. Andrey Rublev ha parlato della preparazione per la nuova stagione nel podcast “Off Court with Greg “dell’ex tennista Greg Rusedski. Dopo un 2025 deludente, che l’ha visto uscire dalla Top 10 per la prima volta dal 2020, il tennista russo si sta preparando per i primi tornei dell’anno: “Mi piacerebbe avvicinarmi al gruppo in lotta dietro a Sinner e Alcaraz, ma non lavoro in base agli altri: sto facendo tutto ciò per me”.
È la prima volta che Rublev affronta la preparazione invernale con coach Marat Safin, ex numero 1 del mondo e due volte campione Slam, assieme al quale ha iniziato a lavorare la scorsa primavera. “Non ricordo una off-season dura come questa: due ore e mezza di attività fisica per iniziare la giornata. Poi tennis per un’ora e mezza. Niente errori da fondo campo, alta intensità, 20 palle di fila. Finché non ci riesco”. Dal punto di vista tecnico, invece, Rublev e il suo team lavoreranno di più in una seconda fase di preparazione a Dubai: “Per ora abbiamo messo una buona base. Più avanti faremo un lavoro più specifico”.
L’anno tennistico del russo inizierà per la terza volta di fila dall’ATP 250 di Hong Kong (in programma dal 4 all’11 gennaio 2026), di cui è stato vincitore nel 2024, mentre nel 2025 è stato eliminato da Marozsán al primo turno. Torneo che ha fatto da preludio ad un’annata difficilissima: solo 34 vittorie, 5 sconfitte in 6 match contro i Top 10, 2 finali disputate e appena un torneo vinto (ATP 500 di Doha). Nella carriera del moscovita poche altre stagioni sono state così avare di soddisfazioni. Rublev vuole invertire la rotta anche grazie al lavoro di Safin e della sua squadra.