Giorgia Marchetti: “Nel tennis vince chi pensa meno, ma anche l’estetica…”

giorgia marchetti

Di Riccardo Zuliani

All’ITF di Schio continua il buon momento della romana Giorgia Marchetti, recente finalista in un torneo da $10.000 in Romania.

Ciao, intanto vorremmo ti presentassi a chi non ti conoscesse.

Mi chiamo Giorgia Marchetti, sono nata il 21/01/1995 a Roma dove attualmente mi alleno con Vincenzo Santopadre e Stefano Cobolli al circolo Canottieri Aniene.

Recentemente sei arrivata in fondo ad un 10,000 in Romania. In che momento della carriera ti senti di essere?

E’ un momento molto positivo, in Romania la settimana scorsa ho fatto finale in singolo e vittoria in doppio, risultati che mi danno molta fiducia per il futuro. Non è un caso se durante i due primi turni di qualificazioni ho giocato molto bene e con l’atteggiamento giusto, ma soprattutto con delle sensazioni molto positive. Quindi direi… un bel momento per me!

…e dove vuoi spingerti qui a Schio?

Non vorrei dirlo perché porta sfortuna! Però sento che potrei anche vincerlo…

Insomma, il miglior momento della tua carriera?

Sì, sicuramente.

Siamo orgogliosi di poterti avere qui nel tuo momento d’apice! Ma cambiando argomento, il tuo gioco è sicuramente molto pulito, gradevole allo sguardo, e quindi volevo chiederti quanto conti il lavoro che sta alle spalle di una resa esteriore tanto naturale…

Sicuramente è fondamentale che ci siano delle doti naturali, perché la costruzione è sempre molto difficile. Ad ogni modo sono più importanti fattori come l’atteggiamento positivo e la voglia di lottare che non il gioco apparentemente bello, che comunque aiuta eh…

E ti piace l’idea di “piacere”?

Sicuramente.

Quindi il tennis non è solo una lotta in cui vince chi uccide “sportivamente” l’avversario, no?

E’ anche importante l’estetica, sicuramente!

E rimanendo su temi “profondi”, c’è chi considera l’estetica più un fattore cognitivo che non corporeo, tanto che gli studi di estetica moderna considerano i maratoneti dei veri e propri campioni estetici, visto e considerato quanto devono pensare durante quei 42 kilometri… Tu, tennista, come la vedi?

Guarda, sinceramente io penso che le partita le vinca chi pensa di meno. I pensieri sono tanti, soprattutto quando ripensi agli errori commessi, e quindi tutto sommato è meglio pensare il meno possibile!

Approccio interessante! Allora, per concludere, dicci chi è un personaggio ispiratore per te, nel mondo tennistico come no.

Beh, parlando di estetica, sai, Roger Federer è il top! Ma poi mi ispiro molto a Roberta Vinci, sia caratterialmente che per il gioco!

Molto bene, allora ti ringraziamo per questa chiacchierata e ci auguriamo di rivederti anche nei prossimi giorni, così che questa intervista valga per te da buono auspicio!

Va bene, grazie a voi, arrivederci!

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