“Giocare di notte è un’emozione diversa. Ho percepito che Jannik fosse di un altro livello e gli auguro di riuscire a difendere il titolo. Non ho mai giocato contro nessuno che mi mettesse così tanta fretta. Sono comunque felice di aver giocato contro di lui perché mi ha fatto capire diverse cose che posso migliorare. In questo momento che l’unico che possa infastidirlo sia Alcaraz“. Lorenzo Musetti si inchina a Jannik Sinner nei quarti di finale degli Us Open 2025. Ko in tre set per il tennista toscano, alla prima apparizione in carriera tra i migliori otto a Flushing Meadows, che non ha sfigurato per oltre un’ora contro il numero uno del mondo, nonostante il punteggio sia piuttosto netto (6-1 6-4 6-2). Escluso un primo set di ambientamento, il numero 10 del mondo (da lunedì prossimo n.9) riesce a giocare alla pari con il padrone del cemento delle ultime due stagioni. Tante le occasioni di break non sfruttate (0/7), ma nei momenti cruciali del match è venuta fuori una versione a tratti impressionante del campione altoatesino. “Stasera Jannik ha vinto sotto tutti gli aspetti: dal servizio alla risposta e anche nello scambio da fondo. Mi ero prefissato come strategia di gioco di variare molto con le traiettorie e di utilizzare tanto il back. Di notte le condizioni sono molto diverse rispetto al giorno, dove riuscivo a dare un po’ più di rotazione. In particolare il gioco di Jannik mi limita molto e non sono riuscito a trovare una quadra di gioco che gli potesse dare fastidio. Volevo portarlo a giocare peggio, ma il merito è assolutamente suo”, la lucida analisi, in conferenza stampa di Musetti.
TANTE OCCASIONI MANCATE
Negli ultimi due set Musetti è riuscito a ritagliarsi dei frangenti da protagonista assoluto con qualche spunto in risposta di altissimo livello. Ben sette le palle break conquistate dal carrarino, che non è mai riuscito a togliere la battuta a Sinner: “Certamente il secondo set è stato il migliore per me. Ho avuto tante chance, ma non sono riuscito a sfruttarle e a questi livelli poi si pagano alcune sbavature. Rimpianti è inutile averli. Quando ho avuto due palle break di fila forse potevo rischiare un po’ di più, ma Jannik ha servito molto bene. Nei momenti difficili ne è sempre uscito da campione e non ho dei grossi rimpianti. Sotto il punto di vista del gioco ho sicuramente qualcosa da rimproverarmi”, ammette il classe 2003 allenato da Simone Tartarini
I PROSSIMI MESI
Terminata la tournée americana, Musetti volerà in Asia per gli ultimi tornei della stagione. I punti da difendere non sono molti (finale Atp 250 Chengdu, 2T Atp 500 Pechino, 2T Masters 1000 Shanghai) e ci sono i presupposti per mantenere vivo il grande obiettivo stagionale ci sono tutti: “Ripartirò dalla tournée asiatica dove mi serviranno dei punti per centrare l’obiettivo stagionale che sono le Atp Finals. Cercherò di ricordarmi le cose positive della partita di oggi per ricavarmi delle soddisfazioni in Asia”, il programma dell’azzurro, attualmente n.8 nella Race to Turin, che sarà prima a Chengdu, poi a Pechino e, infine, a Shanghai, prima di fare ritorno in Europa per lo swing indoor.