La mia partita con Sinner, Ep.1: Stefano Travaglia (VIDEO)

Redazione
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Febbraio 2021. Il mondo è alle prese con il covid da ormai un anno e in Australia vanno in scena alcune delle settimane tennistiche più surreali di cui si abbia conoscenza. Dai voli charter organizzati da Tennis Australia per portare i tennisti lì nel continente ‘Down Under’ alla quarantena di 14 giorni, dal numero di spettatori limitato fino al coprifuoco serale, se ne sono viste tante di scene fuori dall’ordinario.

Ed è in questo contesto che va in scena la prima finale ATP tutta italiana in 33 anni, da Narducci-C.Panatta a Firenze ’88. A Melbourne, dove prima dello Slam furono organizzati anche dei tornei di preparazione, Jannik Sinner sconfigge Stefano Travaglia nell’atto conclusivo del Great Ocean Road Open con il punteggio di 7-6(4) 6-4. Per l’attuale numero uno al mondo, che nel frattempo è oggi arrivato a 20 titoli sul circuito maggiore, si trattava del secondo successo dopo quello ottenuto a Sofia pochi mesi prima; per il classe ’91 ascolano – all’epoca nel suo miglior momento – della prima e unica finale ATP giocata in carriera.

Altri tempi, nel box di Jannik c’era ancora Riccardo Piatti e in quello di Stefano…beh, c’era Simone Vagnozzi. D’altronde nella ‘coaching history’ del tecnico marchigiano, dopo Cecchinato e prima di Sinner, c’è stato proprio Travaglia, che in quest’intervista esclusiva realizzata da SpazioTennis ripercorre il rapporto con Vagnozzi, quella finale e le circostanze storiche in cui ebbe luogo.

GUARDA “LA MIA PARTITA CON SINNER, EP.1: STEFANO TRAVAGLIA”

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