L’ATP Coach Spotlight di luglio 2025 mette al centro del racconto Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner dal febbraio 2022. Intervistato dal sito ATP, Vagnozzi approfondisce il metodo, la filosofia e l’intesa con Darren Cahill, rivelando di fatto i pilastri del successo del team di Sinner. “Arrivare al n. 1 significa presentarsi ai tornei con l’intenzione di vincerli – esordisce Vagnozzi, ribadendo la premessa fondamentale del loro approccio. “Il nostro focus è prepararsi al meglio, lavorare con metodo, e arrivare ai tornei con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile”. Per Vagnozzi la chiave del percorso non è solo tecnica e tattica, ma anche una visione condivisa con Cahill: “Ci siamo integrati perfettamente – afferma – io seguo più la parte tecnica, lui quella mentale-emotiva. L’importante è che Jannik riceva sempre una sola voce unita”. Il rapporto con Cahill è estremamente solido: “Sono stato fortunato ad incontrarlo, c’è subito stata sintonia. Abbiamo sempre messo al centro Sinner e le sue esigenze”. Sulla possibile permanenza di Cahill dopo Wimbledon, Vagnozzi ammette con schiettezza: “Nulla è ancora certo, ma saremmo tutti felici se rimanesse”.
Un altro aspetto decisivo riguarda il ruolo del coach anche dopo il raggiungimento della vetta: “L’atleta esige molto, non vuole l’amico, vuole qualcuno che lo metta alla prova e gli dica le cose sincere, anche quelle che non vorrebbe sentirsi dire”. Per Vagnozzi, questo percorso vale tanto per il giocatore quanto per il coach: “I migliori allenatori ottengono risultati con atleti diversi. Bisogna essere camaleontici e adattare il proprio metodo al giocatore”. Sul rapporto con Sinner, coach Vagnozzi svela un ritratto di grande umanità e maturità: “È calmo, sa esattamente cosa vuol fare. Ma è anche un ragazzo simpatico, uno spirito creativo di 23 anni. Il suo segreto? Non essere mai soddisfatto, avere fame di migliorarsi”.
Infine, un aspetto centrale del metodo: “È importante che il giocatore studi per conto proprio, per visualizzare situazioni tattiche. Noi forniamo analisi e informazioni, poi è lui a farle proprie in campo”. Tra le figure citate come tennista ideale su cui misurarsi c’è Carlos Alcaraz, avversario che richiede strategia e riflessione, come spiega Vagnozzi: “Carlos è speciale, pone quesiti particolari. Più ti prepari ad affrontarli nei match, più sarai tranquillo quando li incontrerai”.
Fonte: ATP Coach Spotlight, “Making Sinner a winner: Why a ‘united voice’ is key for co-coaches Vagnozzi, Cahill”, ATP Tour, 24 luglio 2025 (atptour.com)
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