Challenger: Vittorie di Cipolla, Copil e Mahut


(Marius Copil)
di Guido Pietrosanti
Flavio Cipolla ci regala la prima vittoria challenger dell’anno al challenger di Burnie, nella lontana Australia. Il tennista romano, che quest’anno ha deciso di prolungare la trasferta australiana ottenendo ottimi risultati, non ha disputato la finale a causa di un infortunio rimediato da Chris Guccione (275 atp) nella semifinale giocata contro la grande promessa australiana Bernard Tomic (208 atp). Con questa vittoria Flavio torna prepotentemente nei primi 200 giocatori del mondo, conferma ancora una volta di ottenere i migliori risultati sul cemento outdoor rispetto a qualsiasi altra superficie e pone le basi per una stagione nuovamente ad alto livello. Sognare di nuovo i top 100 non sembra essere un obiettivo eccessivo per Cipo, che dovrà essere bravo a capire quale tipo di tornei giocare per ottenere i migliori risultati. La prima scelta da fare sarà a marzo, quando negli Stati Uniti si giocheranno i due Master 1000 sul cemento a Miami e ad Indian Wells dove Flavio potrebbe giocare le qualificazioni. In alternativa, Flavio potrebbe giocare alcuni challenger sulla terra in Marocco e poi in Italia. A Burnie era presente anche Paolo Lorenzi, che come Cipolla sta cercando di tornare tra i primi 100 del ranking. Paolo, al secondo torneo stagionale, è stato fermato proprio da Guccione nei quarti di finale per 63 63.
Notizie molto meno incoraggianti per il tennis azzurro sono arrivate dal torneo di Courmayeur dove nessun azzurro è riuscito a superare il secondo turno. Se per Naso e Stoppini il secondo turno challenger può essere considerato un risultato in linea con la loro attuale classifica, così non può essere per Simone Bolelli che continua a rimediare delusioni e a perdere da giocatori non all’altezza del suo livello. In Val d’Aosta è stato il lituano Grigelis (366 atp) che si allena in Italia già da diversi anni, ad eliminare Bolelli per 57 63 76. La “cura” Furlan non sembra, per ora, aver cambiato molto nel rendimento di Simone.
Il torneo è stato vinto dal francese Nicolas Mahut rientrato con questo risultato nei top 100 al numero 90 del ranking, così come il suo avversario in finale, il lussemburghese Gilles Muller, sconfitto per 76 64 ma numero 91 del mondo dopo quasi 2 anni passati fuori dai top 100. Buona semifinale raggiunta per il giovane polacco Jerzy Janowicz, classe 90, che raggiunge questa settimana il suo best ranking al numero 149.
Infine a Kazan in Russia, vittoria del giovane rumeno Marius Copil, classe 90 e numero 205 delle ultime classifiche, che ha sconfitto in finale per 64 64 il tedesco Andreas Beck, numero 33 del mondo nel 2009 e ora sceso al numero 133. Tra gli azzurri era presente in Russia Andrea Arnaboldi, che si è arreso al secondo turno. Da ammirare la voglia di viaggiare e di migliorarsi di Andrea che, pur non avendo un gioco particolarmente adatto ai campi veloci, è disposto a raggiungere posti lontani e disagiati per giocare un challenger. Fra poco inizieranno i tornei su terra battuta e Arna avrà sicuramente maggiori possibilità di ben figurare ed entrare finalmente nei top 200.
Seconda semifinale consecutiva per Matteo Marrai nel future El Salvador F1, sconfitto solamente per 76 al terzo dal vincitore del torneo, Marcel Felder. Il giocatore di Pisa ci riproverà ancora questa settimana a Panama prima di tornare in Europa. La programmazione sembra essere quella giusta per provare ad entrare almeno nei primi 400 per poi poter giocare qualche challenger direttamente in tabellone.

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