“Sono contento di essere venuto a Bologna dopo molti anni, ero stato qui per allenarmi quando ero giovane. Oggi sono qui per celebrare la carriera di Nikola Pilic che è stato una persona molto importante nella mia vita. Lui è stato il mio papà tennistico e mi ha influenzato molto sia come giocatore che come persona. Quando ho saputo la notizia della sua scomparsa ero veramente molto triste e pensavo a come si potesse celebrare il suo nome e tutto ciò che ha fatto in carriera. Sono contento che qui ci siano anche sua moglie e sua figlia, voglio ringraziare l’ITF che ha organizzato questa celebrazione”. Queste le parole, ai microfoni di SuperTennis, di Novak Djokovic, a pochi minuti dall’inizio della sfida tra Italia e Austria, valida per i quarti di finale delle Final Eight di Coppa Davis 2025. Il serbo si trova a Bologna per celebrare la carriera di Nikola Pilic, venuto a mancare lo scorso 23 settembre, uno dei maestri tennistici del 24 volte campione Slam.
Serbia assente nella fase finale di Davis, che resta uno dei momenti più emozionanti della carriera di Djokovic, riuscito a conquistare l’insalatiera nel 2010: “La vittoria della Coppa Davis nel 2010 è uno dei momenti migliori che io abbia mai vissuto su un campo da tennis. Sono un atleta individuale ma rappresentare il proprio paese è speciale. Adesso l’Italia è la nazione numero 1 del mondo dopo aver vinto questa competizione negli ultimi due anni. È un paese che ha grande tradizione tennistica” , aggiunge il 38enne di Belgrado, che non vede una netta favorita nelle Final Eight di Bologna: “Per questa edizione non vedo una chiara favorita, può succedere di tutto. Certo, giocare in casa con il pubblico è una bella opportunità per l’Italia. Senza Sinner e Musetti sarà diverso in campo, ma l’Italia ha giocatori molto forti e di qualità come Matteo Berrettini”.