Coppa Davis 2025, Italia-Austria: i convocati di Melzer per la sfida agli azzurri

Tommaso de Laurentiis
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Jurij Rodionov - Meierhans Fotografie

L’Austria ha ufficializzato i convocati per le Final Eight di Coppa Davis 2025, che andranno in scena dal 18 al 23 novembre a Bologna. La nazionale capitanata da Jurgen Melzer sarà avversaria dell’Italia nei quarti di finale. L’ex numero 8 del mondo ha fatto le proprie scelte per la sfida agli azzurri. Grande assente Sebastian Ofner, numero due d’Austria e attuale n.135 Atp, non al meglio fisicamente nell’ultimo spicchio di stagione e reduce da una preoccupante serie di nove sconfitte consecutive (striscia aperta dal 3T di Wimbledon). L’Italia di Volandri, per qualità dell’organico e adattabilità alla superficie, partirà ampiamente favorita, ma mai sottovalutare il quintetto di Melzer.

IL TABELLONE DELLE FINAL EIGHT

LE SCELTE DI MELZER

Punta di diamante della formazione austriaca sarà Filip Misolic. Il 24enne di Graz, n.95 Atp, ha avuto nel 2025 la miglior stagione della carriera con ben due tornei Challenger vinti (Praga, Poznan). Nonostante l’ottima annata, Misolic resta un giocatore piuttosto adatto alla terra battuta e il cemento indoor di Bologna potrebbe creagli non poche difficoltà, soprattutto al servizio, che resta il punto debole del suo gioco.
Assente Ofner, Melzer ha scelto gli altri due austriaci presenti in top 200: il più navigato Jurij Rodionov (n.154 Atp) e la promessa Lukas Neumayer (n.184 Atp). Rodionov, 26enne nato a Norimberga, ha un tennis più completo di Misolic, ma predilige anche esso i campi più lenti. Nel 2025 ha conquistato il Challenger di Bonn, mentre su cemento l’unico risultato rilevante è la finale del Challenger di Mallorca persa contro Rincon. Più acerbo Neumayer, che nel 2025 non è riuscito ad assaltare la top 100, dopo essere esploso tra il 2023 e il 2024. Due finali Challenger (Vicenza, Cordenons) per il 23enne di Salisburgo, che sarà il primo ricambio dei ‘titolari’ Misolic e Rodionov. Per quanto riguarda il doppio, sarà il turno di Alexander Erler e Lucas Miedler.

 

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