La favola a lieto fine di Rinderknech e Vacherot, sarà derby tra cugini in finale a Shanghai: “Neanche nei sogni”

Alessio Vinciguerra
3 Min Read
(251011) -- SHANGHAI, Oct. 11, 2025 (Xinhua) -- Valentin Vacherot celebrates after the men's singles semifinal between Novak Djokovic of Serbia and Valentin Vacherot of Monaco at the ATP World Tour Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai, east China, Oct. 11, 2025. (Xinhua/Chen Haoming) - Chen Haoming -//CHINENOUVELLE_XxjpbeE000346_20251011_PEPFN0A001/Credit:CHINE NOUVELLE/SIPA/2510111531

C’è spazio anche per le favole, nel tennis. Certamente a Shanghai, dove domenica si contenderanno il titolo Arthur Rindernkech e Valentin Vacherot. Due nomi che risulteranno sconosciuti al grande pubblico generalista, due cugini. Uno francese, l’altro monegasco. Uno – fino a questa settimana – fuori dai top-50, l’altro addirittura non era tra i primi 200 del ranking mondiale. I 10 giorni della vita per entrambi, che scoppiano in lacrime quando Rinderknech batte dopo una dura lotta Daniil Medvedev e poi va abbracciare il cugino che si emoziona sugli spalti.

“The dream undreamable”. Così Arthur risponde in mixed zone ai giornalisti che gli chiedono di dare un titolo a quanto accaduto quest’oggi in Cina. Ed è effettivamente così. Neanche nei miei migliori sogni, avrei immaginato a qualcosa del genere – aveva spiegato in campo – Nessuno nella nostra famiglia aveva sognato qualcosa del genere. Forse abbiamo iniziato a crederci nei quarti. Adesso siamo qui, e domani ci saranno due vincitori in ogni caso. 

C’è un precedente ufficiale a livello ITF giocato nel 2018 (vinse Rinderknech 62 64, ma dietro – chiaramemente – forse centinaia di allenamenti insime sin dalla giovane età. Poi al college, a Texas A&M, infine una volta arrivati sul tour. Anche se fino ad oggi Vacherot aveva frequentato perlopiù il circuito challenger.

“Tante, tante emozioni. Ci ho messo un po’ a riprendermi, ma quando sono entrato nello spogliatoio e ho acceso il cellulare, ci ho messo un bel po’ a non piangere, solo per i messaggi di tutti a Monaco, dei miei amici, della mia famiglia e di tutti. È incredibile”, aveva dichiarato poco prima Valentin in conferenza stampa.

Nel corso degli anni siamo stati abituati ad associare il tennis monegasco al Masters 1000 che si gioca nel Principato, specialmente con le wild card del posto che trovavano spazio in tabellone, spesso perdendo nettamente all’esordio. Negli ultimi 20 anni c’erano stati ad esempio Jean-René Lisnard, poi Benjamin Balleret. Infine, è arrivato Valentin Vacherot, da lunedì top-60 Atp. Senza dubbio il risultato più importante per la storia del piccolo Stato: “Nel singolare sono il primo monegasco nella finale di un Masters 1000, ma abbiamo due giocatori nella Top 40 del doppio. Certo, è un risultato storico. Significa molto per me e per il Paese. Sicuramente è il Paese più piccolo del mondo e non abbiamo così tanti atleti. Vedere tutta la gioia che porto a casa è ciò che mi riempie il cuore in questo momento.”

Il vlog dalla Cina del nostro inviato Lorenzo Ercoli

TAGGED:
Share This Article