di Giovanni Cola
La sfortuna si รจ accanita su Sara Errani nel momento migliore della sua prima finale al Foro Italico. La svolta, purtroppo negativa, si รจ registrata nell’ottavo gioco del primo set, sul 4-3 Serena Williams dopo che la nostra portacolori aveva appena recuperato un break di svantaggio all’americana. Un problema alla coscia sinistra, con tutta probabilitร un guaio muscolare, ha pesantemente influenzato la restante parte del suo match (6-3 6-0). L’azzurra รจ uscita temporaneamente dal campo con la fisioterapista per farsi fasciare la gamba infortunata ma, da lรฌ in avanti, i suoi movimenti non sono piรน stati sufficientemente fluidi come invece era accaduto fino a quel momento.
La romagnola ha cosรฌ cercato di abbreviare il piรน possibile gli scambi e l’agonia, essendo sostanzialmente impossibilitata a muoversi verso destra. Resta tanto amaro in bocca perchรจ fino all’imprevisto fisico, Sarita era riuscita ad arginare la potenza di Serena che era parsa piรน imprecisa del solito soprattutto nel gioco di volo e nelle accelerazioni col dritto. La Errani sapientemente aveva infatti sempre fatto giocare un colpo piรน del dovuto alla statunitense che sembrava soffrire particolarmente anche il pubblico che ovviamente in larghissima misura non tifava per lei.
Interessante comunque il dato statistico che rivela come la nostra beniamina abbia avuto la palla game in ben 5 dei 7 giochi disputati prima del suo infortunio. Dall’ottavo game in poi invece l’inerzia รจ completamente cambiata, un assolo incontrastato, una semplice passerella verso il terzo titolo della Williams a Roma. Dispiace molto per l’azzurra che dopo aver stretto la mano all’avversaria si รจ lasciata andare ad un pianto sconsolato a bordo campo. Nato comprensibilmente dalla frustrazione e dalla rabbia per non aver potuto competere quantomeno ad armi pari davanti ai propri tifosi.
La speranza รจ che il problema alla coscia non pregiudichi anche la sua preparazione in vista del Roland Garros. Oltre al danno, la beffa Sarita non se la meriterebbe proprio. Significative del grande torneo di cui รจ stata protagonista l’azzurra, pure le parole dell’americana rivolte direttamente alla Errani sottorete: โHai giocato cosรฌ bene, I’m sorry…โ. Ci inchiniamo in ogni caso alla settimana di Sara che ha regalato emozioni in serie a tantissimi appassionati al Foro Italico, sul palcoscenico che ama di piรน.
“Non potete immaginare quanto sia rammaricata – ha rivelato l’azzurra commossa al microfono sul Centrale prima della premiazione – stavo dando il massimo per voi. Siete stati paurosi per tutto il torneo. Davvero un pubblico che dร una marcia in piรน. Mi congratulo comunque con Serena che anche oggi รจ stata praticamente perfetta. Un grazie di cuore poi al mio team, senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Ci riproverรฒ l’anno prossimo, mi auguro con maggiore fortuna. Non vedo giร l’ora di tornare”.
“Spero che l’infortunio non sia nulla di troppo serio – ha aggiunto poi la Errani davanti ai cronisti – domani andrรฒ a fare una risonanza. Ho sentito improvvisamente tirare la gamba su un allungo. Forse ho pagato i tanti sforzi atletici dei giorni scorsi. Ho fatto di tutto per evitare di ritirarmi. Voglio assolutamente recuperare in tempo per Parigi. Con la Williams รจ giร dura quando sei al 100%, figuriamoci cosรฌ…”.
“Prima del problema fisico – ha ammesso Serena in conferenza stampa – Sara era veramente on fire. Si vedeva che non aveva niente da perdere e colpiva la palla con grande aggressivitร . Ha fatto passi da gigante rispetto a quando l’ho affrontata lo scorso anno a Parigi. Io comunque sono partita troppo nervosa e lenta in alcuni movimenti. Potevo forse fare di meglio. Ma sono davvero soddisfatta per questo nuovo titolo. Non mi ritengo ancora al 100% della condizione, perรฒ sto migliorando sensibilmente. Ora c’รจ Parigi, l’obiettivo รจ di cercare di aggiungere un altro Slam in bacheca. Anche se la concorrenza agguerrita non manca. Sulla terra rossa ormai mi sento a mio agio, non avrei mai detto che sarei arrivata ad amare questa superficie quando ho iniziato il lungo percorso per diventare professionista”.
