La seconda volta è quella buona per Learner Tien, che dopo la sconfitta in finale subita dodici mesi fa si laurea campione delle Next Gen ATP Finals. Ha rispettato i favori del pronostico lo statunitense, unico top 100 al via, che dopo la sconfitta inaugurale contro Jodar è salito in cattedra e ha ottenuto quattro comodi successi. A senso unico anche l’atto conclusivo a Jeddah, in Arabia Saudita, dove l’allievo di Michael Chang ha impiegato un’ora esatta per sconfiggere Alexander Blockx con il punteggio di 4-3(4) 4-2 4-1.
La partita
La finale delle Next Gen metteva di fronte la grande rivelazione del 2025, il californiano Learner Tien (n. 28 ATP), e la sorpresa del torneo saudita, il belga Alexander Blockx (n. 116 ATP).
Primo set: Blockx domina al servizio, ma Tien è più pragmatico nei momenti decisivi
Parte forte al servizio Blockx. Nel secondo gioco Tien recupera da 0-30, mentre nel terzo inizia a disinnescare il servizio del belga (15-30). Grazie all’efficacia della battuta — 4 ace nei primi due turni di servizio — il belga annulla una palla break nel terzo game e si porta avanti sul 2-1.
La partita segue i servizi, con il californiano che dimostra la sua solidità da fondocampo e Blockx che continua a piazzare grandi servizi e dritti vincenti.
Il primo set si decide al tie-break. Il giocatore belga parte forte con il sesto ace, ma Tien si porta sul 4-1 grazie a un dritto strappato di Blockx e a un suo ottimo rovescio incrociato. Si gira sul 5-1 per Tien, ma Blockx recupera un mini-break e accorcia le distanze sul 5-4. Il californiano, però, vince i due successivi punti alla battuta e si aggiudica il primo set.
Secondo set: il californiano mette il turbo da fondo
Tien tiene a zero il turno di battuta d’apertura del secondo set. Fatica invece il belga nel secondo gioco: il belga si porta avanti 40-0, ma viene recuperato sul 40-40 e si salva solo grazie alla combinazione servizio-dritto.
La seconda frazione segue lo stesso andamento della prima, con entrambi i giocatori che tengono i rispettivi turni di battuta fino al sesto game, in cui Tien alza il livello e, grazie a risposte di altissimo livello con entrambi i fondamentali, unite a un ritmo serrato da fondocampo, si aggiudica anche il secondo parziale per 4-2.
Terzo set: Tien aumenta ancora i giri e si porta a casa il trofeo
Il californiano continua a dominare i suoi turni di battuta e si porta sull’1-0, toccando quota tredici punti consecutivi vinti al servizio.
Il belga cerca di accorciare gli scambi, ma Tien alza sempre di più il livello con i colpi da fondo e al servizio e piazza il break nel quarto gioco del terzo parziale.
Nel quinto gioco, complici due errori di Tien e un dritto straordinario lungolinea del belga, Blockx si procura le prime due palle break del match, ma Tien le annulla. Poi un dritto largo del belga regala all’americano la vittoria del torneo con il punteggio finale di 4-3 (4), 4-2, 4-1, e un montepremi di 539.750 dollari.
Le dichiarazioni di Blockx
“Learner, che anno hai avuto! Non sono tanti i giorni in cui mi sento fuori gara, oggi è stato uno di quelli: sei stato veramente bravo. Grazie al mio team, mi sono divertito tantissimo qui. L’organizzazione, lo staff e il pubblico numeroso sono stati bravissimi. Voglio ringraziare tutti per questa settimana. Comincerò la stagione con grande fiducia. Ho avuto una relazione molto lunga con il mio allenatore, ci conosciamo molto bene. Spero che trascorreremo molti anni insieme”.
Le parole di Tien
“È un anno che aspettavo questo trofeo. Congratulazioni ad Alex e al suo team. Ringrazio Dio e il mio team per quest’opportunità, sono così fortunato ad averli al mio fianco. Poi ringrazio tutti quelli che hanno reso unico questo torneo: staff, arbitri, raccattapalle, il pubblico. Un grande grazie a Michael (Chang, ndr) e a suo figlio, grazie per essere stato qui. Michael mi ha aiutato tantissimo da quando abbiamo iniziato, posso considerarmi molto fortunato ad averlo a mio fianco”.
Bravo Blockx, ma Tien superiore
Alexander Blockx si presentava a questa partita con meno esperienza ad alto livello rispetto al californiano. Il belga ha vinto tre Challenger in carriera, due dei quali quest’anno — Oeiras Open 3 (Portogallo) e Bratislava Challenger (Slovacchia) — ha esordito in Coppa Davis a Bologna e ha chiuso l’anno al numero 116 del ranking, partendo dalla posizione 203. Per tutto il torneo ha dimostrato una grandissima solidità al servizio, con una media di 12 ace a partita, e ha messo in mostra anche un dritto di altissimo livello e un buon gioco di volo.
Per quanto riguarda il tennista statunitense, quella di Jeddah rappresenta un’ulteriore conferma dopo la vittoria nell’ATP 250 di Metz e la finale ATP 500 di Pechino, dove si era arreso solo a Jannik Sinner. Il tennista americano ha iniziato l’anno da numero 120 del mondo e lo ha chiuso al numero 28. Se giocherà così anche nel 2026, potrà senz’altro essere uno dei grandi protagonisti del circuito e riconfermarsi ai vertici del tennis.