Il derby azzurro dei quarti di finale degli US Open 2025 termina con la netta affermazione in 3 set di Jannik Sinner su Lorenzo Musetti (6-1 6-4 6-2). Eppure, grazie al bel torneo giocato negli States, il tennista carrarino può guardare al prossimo futuro con rinnovata fiducia considerati i tanti punti conquistati nella Race che lo avvicinano alla conquista di un posto tra i migliori 8 giocatori della stagione, i quali si sfideranno alle Finals di Torino. Dell’andamento del match contro il numero 1 del mondo e degli impegni futuri ne ha discusso il coach di Lorenzo Musetti, Simone Tartarini, in un’intervista concessa ai microfoni di SuperTennis.
SINNER-MUSETTI: L’ANALISI DI SIMONE TARTARINI
“Lorenzo era molto teso prima di scendere in campo. Ho provato a rassicurarlo ma le aspettative, lo stadio e il fatto che dall’altra parte della rete ci fosse il numero 1 del mondo ha inciso. A inizio match un po’ si è creato da solo delle difficoltà e il primo set è volato senza che se ne accorgesse.
Pian piano è riuscito ad entrare in partita, ha anche avuto 8 palle break che non ha sfruttato soprattutto per bravura dell’avversario che nei momenti importanti ha sempre giocato benissimo. A parte il primo set Lorenzo mi è piaciuto. Nel secondo e nel terzo ha giocato una partita alla pari, purtroppo si è fatto breakkare con un doppio fallo nel secondo parziale.
Ho parlato con Lorenzo e lui stesso ha riconosciuto la difficoltà di giocare contro Jannik perché la palla torna sempre veloce. Lui non si sente molto a suo agio di sera, non sentiva bene la palla ma in ogni caso di là l’avversario era Jannik. Contro di lui non puoi essere conservativo, ho chiesto un po’ di coraggio in più quando riusciva a servire bene ma la palla gli arrivava sempre molto veloce.
È riuscito a stare dentro gli scambi, alcuni li ha anche vinti ma per starci dentro faceva tanta fatica, mi diceva che doveva fare i miracoli e questa cosa lo ha un po’ scoraggiato. È normale, se giochi contro il numero 1 del mondo e parti così male poi sei sempre costretto a rincorrere”.
OBIETTIVO TORINO MA PRIMA LA CINA
“Andiamo via da questa trasferta con il sorriso, degli spunti buonissimi, tante certezze e meno dubbi rispetto a quando siamo arrivati. Lorenzo ha capito che può giocare bene anche su questa superficie e non deve avere i pregiudizi che ogni tanto ha. La corsa per Torino è apertissima e Lorenzo può ambire ad andare lì. Prima però ci aspetta la trasferta in Cina dove inizieremo con il 250 di Chengdu, sarà un test importante”.