Tramite una nota ufficiale, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha comunicato di aver sanzionato Lleyton Hewitt, capitano australiano di Coppa Davis. A seguito di una sentenza di un tribunale indipendente nell’ambito del Programma Antidoping del Tennis (TADP), l’ex numero uno al mondo è stato sospeso per due settimane e multato di 30.000 dollari australiani.
Il motivo della sospensione di Hewitt
Secondo quanto si legge nel comunicato, il 44enne è stato ritenuto colpevole di condotta offensiva nei confronti di un addetto al controllo antidoping. È accaduto al termine della semifinale di Coppa Davis persa dall’Australia contro l’Italia a Malaga, in Spagna, il 23 novembre 2024, quando Hewitt ha “spintonato un accompagnatore volontario antidoping di 60 anni”. L’australiano ha negato l’accusa, sostenendo di aver agito per legittima difesa.
La decisione del tribunale
Tuttavia Michael Heron KC, presidente del tribunale indipendente – convocato da Sport Resolutions -, ha stabilito che “l’accusa di condotta offensiva era stata confermata, affermando che le azioni di Hewitt “non soddisfacevano i requisiti di legittima difesa” e che il suo comportamento era “irreale e proporzionato”“.
“La sanzione è stata sospesa con effetto dal 24 settembre 2025 al 7 ottobre 2025, in modo da non essere “indebitamente punitiva” nei confronti di Hewitt, incidendo sul suo programma di Coppa Davis, e per consentire la presentazione di un ricorso prima dell’entrata in vigore della sanzione. Ad oggi, non è stato presentato alcun ricorso” conclude la nota.
Le parole del CEO
“Il personale antidoping svolge un ruolo fondamentale dietro le quinte nel preservare l’integrità del tennis e dovrebbe poter svolgere il proprio ruolo senza timore di contatto fisico. In questo caso, quel limite è stato chiaramente oltrepassato e non abbiamo avuto altra scelta che intervenire” ha dichiarato Karen Moorhouse, CEO dell’ITIA.