Cronache dal Foro Italico – Volume 33 – “Jelena si salva”

Jelena Jankovic
(Jelena Jankovic – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew (in partnership con Tennis.it)
Roma, 4 Maggio 2010 – Jelena Jankovic vince ma non convince. La tennista serba, relegata questa mattina sul campo 6 del Foro Italico, ha disputato un match nervoso e pieno di errori gratuiti. La sua avversaria, la statunitense Behtanie Mattek-Sands, ha giocato ottimamente nei primi due set, non riuscendo però a tenere alto il ritmo anche nel parziale decisivo. Jelena si è imposta con il punteggio di 6-3 3-6 6-1. Il primo set, seppur di soli 9 giochi, è durato quasi un’ora, con la Mattek che si è vista scivolare il parziale dal 2-2, quando è arrivato il break decisivo. Nella seconda partita, invece, la tennista più kitsch del circuito (parliamo sempre di Bethanie) ha messo in mostra tutte le sue qualità: diritto in corsa fulminante e attacchi a rete repentini, spesso e volentieri in contro tempo. Ma nel terzo set Jelena è stata costretta alla lotta solamente nei primi 3 giochi, dominando quindi sino alla fine dell’incontro. La Jankovic si è lamentata, rigorosamente in serbo (non abbiamo capito nulla..), per tutta la partita, guardando verso il proprio angolo. Oggi è riuscita a salvarsi, ma contro avversarie di ben altro blasone (come la probabile prossima avversaria Wickmayer) giocando così non andrà da nessuna parte.
Bethanie Mattek-Sands
(Bethanie Mattek-Sands – Foto Nizegorodcew)
La partita più folle. And the winner is… Peer vs Hercog! Se dovessimo assegnare la palma del match più folle del torneo, non avremmo dubbi nell’attribuirlo all’israeliana e alla slovena, autrici di una partita fuori dal comune. Il primo set è stato tutto di marca slava, con Polona che ha alternato colpi molto carichi verso il rovescio bimane della Peer a diritti più tesi cercando il vincente. Vinto il primo set per 6-2, la Hercog ha continuato sulla stessa falsa riga anche nel secondo parziale, introducendo nel proprio schema tattica anche un gran numero di smorzate, sfruttando la lentezza dell’israeliana nel muoversi in avanti. Polona è salita 5-1 con un match point a favore (su servizio Peer), ma il punteggio del secondo, sino a quel momento, è apparso del tutto bugiardo. Tutti i giochi o quasi sono infatti finiti ai vantaggi e sul 2-1 Hercog, la peer ha sprecato clamorosamente tre palle break consecutive. Annullato il match point, la slovena si è completamente spenta, rallentando il gioco e permettendo alla Peer di avere sempre in mano il controllo dello scambio. L’israeliana, che ha lottato allo stesso modo sia in svantaggio che in vantaggio, non si è fatto pregare, vincendo in un lampo 7-5 il secondo set. Il terzo parziale è iniziato con la Peer che ha macinato punti su punti, portandosi avanti 5-2. Qui il timido tentativo di rimonta slovena, con la Hercog che si è avventurata in un 15-40 servizio Peer sul 5-3 per l’israeliana. Annullate le due insidiose palle break, Sahar ha chiuso un match tanto bello quanto folle.
Sahar Peer
(Sahar Peer – Foto Nizegorodcew)
Petrova liscia come l’olio. Nessun problema invece per Nadia Petrova, che ha regolato con un doppio 6-4 la Srebotnik (non una grande giornata per la Slovenia tennistica!). Il match, seppur vicino nel punteggio in entrambi i set, non è mai stato in discussione e la russa si è agevolmente qualificata per gli ottavi, dove affronterà la romena Dulgheru, autrice dell’eliminazione della Safina.

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