Luca Potenza ha giocato la miglior stagione della sua carriera nel corso del 2025. Ha iniziato l’anno da numero 685 ATP concludendolo da numero 369. La sua crescita sportiva però è passata attraverso una sfida ben più ardua di qualunque torneo. Nel 2024 gli è stato diagnosticato un tumore alla gola. Si è raccontato a Spazio Tennis parlando della malattia, del ritorno in campo e di tanto altro.
Una vittoria nella vita
“Nel febbraio 2024 mi sono svegliato una mattina apparentemente senza voce, ma non mi sono preoccupato più di tanto: non avevo alcun problema fisico. A maggio però la situazione è peggiorata, ho fatto una visita specialistica e ho scoperto di avere un tumore maligno che andava rimosso”. Senza troppi giri di parole Luca parla dalla sua Licata e ammette: “È stato un fulmine a ciel sereno. Ho deciso di non rivelare nulla per gestire la situazione con la mia famiglia”. Consigliato dai medici, ha scelto la via dell’intervento chirurgico per asportare la massa tumorale. Sull’intervento dice: “È andato tutto bene, devo fare dei controlli obbligatori ogni tre mesi. Però sono qui, sorridente, con un best ranking e solo con una voce un po’ diversa da prima!”.
Colpisce molto la prospettiva da cui Luca ha affrontato la spiacevole esperienza: “Il tennis mi ha aiutato: mi ha fatto vivere questa esperienza come sfida, al pari di una partita da underdog contro il numero 1 del seeding”. Il tennista siciliano ammette anche di aver rivisto il suo approccio alla sconfitta a seguito di quanto vissuto: “Prima vivevo la sconfitta in modo negativo, a volte mi isolavo e non parlavo più. Ora sono competitivo allo stesso modo, voglio vincere, ma non mi porto dietro le sconfitte. Rosico fino al punto giusto, ma poi mi reputo fortunato ad avere la possibilità di mettermi di nuovo in gioco”.
Meriti sportivi e umani
Nella difficile prova affrontata fuori dal campo Potenza è stato affiancato non solo dalla famiglia, ma anche dal suo team: “Fabio Chiappini, Marco Brigo, Paolo Moretti, Mauro Annone e Luca Cefalù hanno dei meriti umani enormi. Quando ho detto loro che non sapevo se sarei tornato a giocare a tennis mi hanno risposto che l’unica priorità era la mia salute”.
In particolare, Fabio Chiappini è stato fondamentale per Potenza in un momento sportivamente buio della sua carriera: “L’ho conosciuto al Challenger di Segovia due anni fa in un momento difficile: sapevo che il rapporto con il mio precedente allenatore era giunto al termine, volevo trasferirmi ma non avevo le possibilità economiche. Qualche settimana dopo mi ha telefonato proponendomi di trasferirmi a Milano”. Da quel momento Luca ha iniziato a lavorare con lo staff dell’MXP Tennis Team che si è rivelato cruciale per lui: “Erano sicuri che sarei tornato e che avrei fatto uno step di crescita. La loro sicurezza per me è stata fondamentale”.
Sogni futuri
A poche settimane dalla nuova stagione il nativo di Licata parla anche di sogni e obbiettivi: “Entrare in Top 100 è il mio sogno ma anche il mio obiettivo. A breve termine sogno di giocare le qualificazioni Slam: c’è da lavorare ma sono con le persone giuste, possiamo riuscirci già nel 2026”. Se anche non dovesse raggiungere i suoi obiettivi Luca Potenza ha già vinto: “Il tennis mi ha salvato la vita, sarò eternamente grato a questo sport”.