Fifteen-Love – I numeri di Luca Fiorino (Speciale Roland Garros)

15 le vittorie in stagione sulla terra fatte registrare da una sorprendente Johanna Konta. La tennista britannica ha dato seguito agli ottimi risultati collezionati in questa fase della stagione impreziosendo il bottino sul rosso: finale a Rabat, secondo turno a Madrid, finale a Roma e semifinale al Roland Garros. Nessun’altra tennista nel 2019 ha vinto più partite di lei sulla terra (anche Martic a quota 15). E pensare che che nel triennio 2016-2018, Konta aveva accumulato appena 8 successi sul rosso a discapito dei 15 stagionali senza dimenticare il pessimo score a Parigi prima di quest’anno: 4 partecipazioni in main draw corredate da altrettante sconfitte.

14 le numero uno al mondo che dal 2000 ad oggi non sono giunte neanche in finale al Roland Garros. L’ultima in ordine di tempo Naomi Osaka, fermata al terzo turno da Katerina Siniakova. La ceca, brava a porre fine alla striscia di 16 vittorie consecutive a livello Slam della giapponese, è riuscita a prevalere in due comodi set dopo che molto vicine al successo erano state nei turni precedenti sia Schmiedlova che Azarenka. Alla sua quarta partecipazione sulla terra parigina, nonostante Osaka sia uscita per la terza volta al terzo turno (2016, 2018, 2019), la vetta del ranking non è stata messa in discussione.

13 al mondo questa settimana Belinda Bencic al femminile, stessa posizione per Daniil Medvedev al maschile. Entrambi, autori di un’ottima stagione quantomeno nei primi mesi dell’anno, adesso stanno vivendo un momento di flessione. La svizzera è stata sconfitta al terzo turno dalla croata Vekic, mentre il russo – al suo best ranking – ha subito la quarta sconfitta di fila dalla finale persa a Barcellona sino al KO incassato all’esordio a Parigi opposto a Pierre-Hugues Herbert.

12 titoli in carriera al Roland Garros per il “Re della Terra” Rafael Nadal. Nessuna sconfitta su 12 finali disputate, 93 vittorie e 2 sole battute d’arresto a Parigi (Soderling 2009, Djokovic 2015), unico giocatore nella storia sia in campo maschile che femminile a vincere 12 volte lo stesso torneo Slam. Alla luce di quest’altra perla, lo spagnolo stacca in questa speciale classifica Margaret Court con i suoi 11 titoli vinti a Melbourne. Monumentale.

11 le posizioni perse in classifica da Damir Dzumhur dopo il Roland Garros. Il tennista bosniaco, sconfitto in malomodo all’esordio per mano di Antoine Hoang, si ritrova adesso ad occupare la peggior casella nel ranking dall’agosto del 2017 quando era numero 67 al mondo. Dzumhur difendeva a Parigi il terzo turno della passata stagione.

Damir Dzumhur

10 al mondo, il nuovo storico traguardo di Fabio Fognini. Il ligure è il primo italiano ad entrare in top 10, 41 anni dopo il capitano di Coppa Davis Corrado Barazzutti. Fra le altre cose l’azzurro è il 166esimo giocatore ad entrare in top 10 nella storia del tennis. Assieme a lui a centrare questo obiettivo dopo Parigi anche Karen Khachanov, autentico protagonista sulla terra parigina.

9 le posizioni scalate nel ranking da Stan Wawrinka in virtù dello splendido torneo giocato sulla terra di Parigi. Lo svizzero, che assieme a Stefanos Tsitsipas hanno dato vita al quarto incontro più lungo della storia al Roland Garros (5 ore e 9 minuti), è diventato il13° giocatore nella storia ad aver vinto almeno 40 partite in singolare nella capitale francese. Ritrovato.

8 i successi di fila al quinto set a livello Slam per Kei Nishikori. Una vera e propria garanzia in questo senso il nipponico, poi asfaltato dopo le due vittorie al quinto set contro Djere e Paire dall’inesauribile Rafael Nadal. Il bilancio del giapponese al deciding set nei Major è pari a 21 vittorie e 4 sconfitte. L’ultimo KO al quinto parziale, invece, risale agli ottavi di finale degli Australian Open del 2017 quando a sconfiggerlo fu Roger Federer.

7 gli anni passati (Australian Open 2012) da quando i primi 4 del mondo furono in grado di spingersi sino in semifinale in un Major. Allora le semifinali videro all’opera:(1) Djokovic – Murray (4) e (2) Nadal – Federer (3). A distanza di 7 stagioni dal torneo di Melbourne, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer si ritrovano ancora lì al vertice della classifica mondiale. L’ultimo Slam senza uno di loro tre risale in semifinale risale al Roland Garros 2004, ben 60 Slam fa.

6 i tornei consecutivi nei quali Marketa Vondrousova, la più giovane finalista Slam dai tempi di Caroline Wozniacki (Us Open 2009), riesce ad approdare almeno ai quarti di finale. Per la mancina di Sokolov al momento sono 3 le finali raggiunte a Budapest, Istanbul e al Roland Garros più 3 quarti di finali ad Indian Wells, Miami e Roma. Manca all’appello la ciliegina sulla torta in questa stagione: il secondo titolo WTA della carriera dopo quello vinto a Biel nel 2017 da numero 233 del mondo.

5 i match vinti senza cedere neanche un set prima di infrangersi sull’uragano Barty. Amanda Anisimova, la più giovane statunitense in una semifinale Slam da Venus Williams (Us Open 1997), è la prima classe 2001 a sopravanzare sino al penultimo atto di un torneo Slam. In virtù di questo risultato la statunitense guadagna 25 posizioni in classifica piazzandosi alla posizione numero 26 del ranking.

Amanda Anisimova – foto Ray Giubilo

4 lunghi anni di assenza a Parigi da parte di Roger Federer, autore di un ottimo torneo sulla terra transalpina. Il campione elvetico ha regolato in ordine Sonego, Otte, Ruud, Leonardo Mayer e Wawrinka salvo poi cedere al suo più grande rivale Rafael Nadal. Si tratta del sesto KO per lo svizzero al Roland Garros contro lo spagnolo (SF 2019, F 2011, F 2008, F 2007, F 2006, SF 2005).

3 volte al terzo turno del Roland Garros (2012, 2015, 2019) per un redivivo Nicolas Mahut. All’età di 37 anni, il francese ha rispolverato il suo miglior tennis per recuperare due set a Marco Cecchinato all’esordio e affinché riuscisse ad estromettere in scioltezza dal torneo anche Philpp Kohlschreiber con un periodico 6-3. Nulla da fare invece contro Leonardo Mayer, un finale emozionante con tanto di abbraccio col figlio al termine del match. Mahut non vinceva un match su terra a livello ATP, prima di Parigi, dal 1T del torneo di Madrid 2017.

2 le edizioni consecutive che hanno visto Dominic Thiem spingersi sino all’atto conclusivo dello Slam parigino senza tuttavia portare a casa il titolo. Anche quest’anno Dominic ha deposto le armi con onore al cospetto di Rafael Nadal, questa volta riuscendo ad agguantare almeno un set. Alla luce dei risultati di questi anni, l’austriaco si consacra sempre più come numero 2 al mondo sui campi in terra battuta. Malgrado due settimane infernali tra pioggia, interruzioni e qualche disguido con gli organizzatori, Thiem ha fatto il possibile. La sua sfortuna è quella di essersi ritrovato nell’epoca del più forte giocatore di tutti i tempi sul rosso.

1 Slam vinto, forse il meno pronosticabile ai più fra i 4 a disposizione. Ashleigh Barty ha sbaragliato la concorrenza assicurandosi il primo titolo Slam della carriera al termine di una cavalcata a dir poco sensazionale. L’aussie ha compiuto un exploit notevole, che le ha permesso di salire sino alla posizione numero 2 del ranking WTA, la classifica più alta per un’australiana dai tempi di Evonne Goolagong Cawley nel lontano dicembre del 1976. L’ultima tennista australiana, invece, ad aver vinto un titolo Major prima dell’assolo di Barty era stata Samantha Stosur allo Us Open del 2011.

0 titoli messi in cassaforte da quando è tornata in campo con lo status di mamma. Serena Williams, che non ha ben figurato sulla terra del Roland Garros incassando l’ennesima battuta d’arresto stagionale, è stata sconfitta dalla connazionale Sofia Kenin al terzo turno con un netto 6-2 7-5. Serenona non veniva eliminata così presto in un evento Slam dal torneo di Wimbledon di 5 anni fa quando ad imporsi nell’occasione fu Alizé Cornet.

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