Una stagione da 57 titoli per il Piatti Tennis Center

Uff Stampa Tennis
4 Min Read
Lorenzo Carboni - Foto Yuri Serafini

La qualità del percorso di crescita di un giocatore, soprattutto in età giovanile, non si misura esclusivamente attraverso le vittorie, ma passa da molti altri aspetti fondamentali in prospettiva di un futuro ad alti livelli. I successi, tuttavia, restano un elemento importante per alimentare motivazioni e stimoli. In questo senso, il 2025 del Piatti Tennis Center racconta numeri di assoluto rilievo.

Nel corso della stagione che va concludendosi, gli atleti che si allenano a Bordighera hanno conquistato complessivamente 57 titoli, considerando singolare e doppio, fra circuito professionistico mondiale, tornei juniores, competizioni Tennis Europe e tornei Open. Un dato che, rapportato agli undici mesi effettivi di attività (dicembre è tradizionalmente dedicato quasi interamente alla preparazione invernale), supera la media di cinque successi al mese e testimonia la qualità del lavoro svolto e dei talenti che hanno scelto il Piatti Tennis Center come base per il proprio sviluppo.

La stagione 2025 verrà ricordata in particolare come quella dei primi titoli internazionali fra i professionisti nell’Itf World Tennis Tour per diversi giovani di punta del centro. A guidare il gruppo c’è Lorenzo Carboni, classe 2006, protagonista di una crescita notevolissima: partito dal numero 836 del ranking mondiale, il talento sardo ha scalato oltre 400 posizioni, arrivando all’attuale numero 429 e conquistando due titoli in singolare, a marzo a Monastir (Tunisia) e ad agosto a Lesa.

Un percorso simile lo ha vissuto l’indiano Manas Dhamne, di un anno più giovane, capace di vincere due titoli ITF e di salire dal numero 597 al vertice del ranking ATP fra i minorenni, secondo soltanto al tedesco Diego Dedura. Storica, in questo senso, la prima finale “pro” disputata fra due giocatori del Piatti Tennis Center, proprio fra Dhamne e Carboni.

Se Carboni e Dhamne hanno migliorato la propria classifica di oltre 400 posizioni, Lorenzo Sciahbasi ha fatto ancora meglio. Il ventenne marchigiano è passato dal numero 1.465 di inizio anno al numero 633 attuale, grazie anche al primo titolo professionistico vinto a settembre a Santa Margherita di Pula. A fine stagione si è aggiunto all’elenco dei vincitori anche il 18enne kazako Amir Omarkhanov, già top-10 mondiale a livello juniores, capace di imporsi in un torneo da 15.000 dollari di montepremi a Monastir.

Non sono arrivati titoli, ma risultati comunque significativi, per il 19enne iraniano Kasra Rahmani, finalista una volta in singolare, semifinalista in altre due occasioni e protagonista di due finali in doppio. Successi internazionali fra i professionisti sono arrivati anche per Petr Brunclik, Felix Balshaw e Giulio Perego, mentre fra gli juniores si sono messi in evidenza Filippo Garbero, Paolina Pieragostini, Tommaso Pedretti, Nicole Villa, Andrea Petrini, Nika Cakarun, Denisa Zoldakova, Benjamin Azar, Ziga Sesko e altri ancora.

Alcuni hanno già raccolto vittorie, altri hanno raggiunto finali importanti e altri ancora le giocheranno nel 2026. Tutti, però, stanno accumulando esperienze preziose, fondamentali per costruire con solidità il proprio futuro tennistico.

Share This Article