Sonego: “Nel 2026 voglio superare il mio best ranking. Musetti possibile terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz”

Donato Boccadifuoco
5 Min Read
Lorenzo Sonego - Foto Giampiero Sposito

Il mio obiettivo per il 2026 è quello di riuscire ad avvicinarmi e superare il mio best ranking di numero 21 del mondo“. Obiettivo chiaro dunque per Lorenzo Sonego che ha iniziato benissimo il 2025 con i quarti di finale raggiunti all’Australian Open e lo ha chiuso alla grande con la Coppa Davis conquistata a Bologna. Nel mezzo non sono mancati momenti di difficoltà e cambi importanti all’interno del team come l’addio a Fabio Colangelo e il benvenuto a Vincenzo Santopadre. Il tennista torinese ripercorre le principali tappe della stagione 2025 raccontandole ai microfoni del Corriere dello Sport.

UN ANNO POSITIVO

Un 2025 dove è mancato l’acuto, ma non risultati e match importanti che hanno portato Sonego a chiudere da numero 39 del mondo: “Se consideriamo il livello di tennis che ho avuto direi che è stato un buonissimo anno – afferma il torinese -. Credo di essere migliorato tanto anche grazie a tante nuove esperienze che mi hanno formato e negli Slam non ero mai andato così avanti. Ho fiducia in vista del futuro perché ho chiuso la stagione con una continuità di rendimento che forse non avevo mai avuto. Ecco, se avessi la bacchetta magica aggiungerei al mio tennis proprio la continuità dei risultati. Sfida indimenticabile del 2025? Sicuramente quella contro Brandon Nakashima a Wimbledon. Abbiamo lottato per 5 ore in un match che ricorderò per sempre“.

UOMO DAVIS NEL 2023

Dici Lorenzo Sonego e dici uomo Davis. Nel 2023 il torinese è stato grande protagonista in campo sia nella fase a gironi di Bologna che alle Final Eight di Malaga, quest’anno la sua convocazione da parte di capitan Volandri è arrivata in extremis. Ciò gli ha permesso di mettere le mani su una nuova ‘Insalatiera’: “Nel 2023 avevamo le spalle al muro dopo aver perso col Canada, la svolta è arrivata contro il Cile con la vittoria di Arnaldi e la mia su Jarry dopo aver annullato quattro match point. Proprio quelle sono le partite a cui sono abituato e che mi piacciono maggiormente, nella mia carriera ne ho giocate tantissime di quel tipo. Il clima tra noi ragazzi in Coppa Davis è sempre molto buono, tra di noi siamo molto uniti. Quando si gioca per una squadra di amici viene naturale dare sempre quel qualcosa in più. L’atmosfera è stata davvero magnifica e posso dire di aver vissuto tantissime emozioni in Nazionale“.

DA COLANGELO A SANTOPADRE

Dopo la separazione non semplice dallo storico coach Gipo Arbino, Sonego ha iniziato a collaborare con Fabio Colangelo. Proprio nei suoi riguardi, nonostante il poco tempo passato insieme, il torinese rivolge parole al miele: “Fabio è diventato il mio coach nel momento più difficile della mia carriera dal punto di vista emotivo. È riuscito a farmi tornare il piacere di giocare ed è stato molto importante per me anche fuori dal campo. Grazie a lui credo si siano visti miglioramenti sia dal punto di vista tattico che tecnico. La cosa più importante è che è riuscito a trasmettermi affetto, mi ha sempre fatto capire di volermi bene“.

Dopo l’addio di Colangelo, l’arrivo nel team di Vincenzo Santopadre ex coach di Matteo Berrettini: “Vincenzo è il coach che ho sempre sognato di avere al mio fianco – prosegue Sonego -. Lo stimo tantissimo come persona e abbiamo un rapporto umano incredibile. Con lui si mischiano leggerezza e professionalità. Da anni per me lui è un punto di riferimento, l’ho fortemente voluto all’interno del mio team“.

SINNER, ALCARAZ E… I TERZI INCOMODI

Nessun dubbio che questo momento storico del tennis sia letteralmente dominato da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. In molti si chiedono se tra loro potrà inserirsi un terzo incomodo, domanda alla quale Sonego risponde così: “Alcuni tennisti possono puntare ad arrivare al loro livello, penso a Joao Fonseca ma anche a Lorenzo Musetti. Se riuscirà ad aggiungere qualcosa al proprio tennis Musetti potrebbe farcela. Oltre loro due bisognerà anche vedere come rientrerà Holger Rune. Ad ogni modo il livello di Sinner e Alcaraz oggi è semplicemente clamoroso“.

Share This Article