Alla scoperta di Linda Noskova, dalla Parigi “Junior” a quella dei grandi

La Repubblica Ceca, signori: il quadrilatero boemo e tanto, tanto tennis. Indipendente dal 1993, questo stato ricco di storia e meraviglie di ogni genere ha creato negli ultimi 20 anni una scuola femminile unica nel suo genere, che piaccia o meno. Da Vaidisova a Kvitova, passando per Safarova, Vondrousova e Karolina Pliskova. Strapotere atletico, esplosività nei colpi, riflessi e sensibilità sotto rete hanno caratterizzato il modo di essere (e di stare di campo) di alcune tra le più forti giocatrici del circuito e il cosiddetto ricambio generazionale sembra promettere fuoco e fiamme.

Tra le 16 qualificate al secondo Major della stagione, infatti, spunta anche la bandierina ceca di Linda Noskova, oggi numero 185 WTA ma già 5 del mondo da under 18. Nel terzo millennio i social non raccontano tutto ma dicono tanto. E allora basta spulciare rapidamente il profilo Instagram della classe 2004 per imbattersi subito in questa frase: “Spending too much time thinking about last loss you won’t be ready for next game”, vale a dire “Se passi troppo tempo a pensare all’ultima sconfitta non sarai pronta per la prossima partita”. Linda ha le idee chiare e ha scelto di presentarsi così, nero su bianco, nell’attesa della sua prima partita nel circuito maggiore.

Il cammino verso il main draw, culminato con la netta vittoria in due set (6-3 6-2) ai danni della slovacca Rebecca Sramkova, era iniziato con il successo (6-3 7-5) sulla russa Anna Blinkova (numero 120 del mondo), e proseguito passando per la dura battaglia (6-4 4-6 6-3) con la svizzera Conny Perrin. “È una sensazione davvero fantastica – le parole a caldo di Linda – non me l’aspettavo affatto. Ero arrivata qui con pochi allenamenti e non credevo di essere preparata a dovere”. Non tutti sanno che la campionessa junior in carica è proprio lei, che lo scorso anno superò in finale la russa Erika Andreeva con il punteggio di 7-6 6-3. “Ho dei ricordi bellissimi, mi piace l’atmosfera che si respira qui. È come vivere in un sogno”.

Dotata di ottima tecnica, Noskova ha un servizio particolarmente solido e colpi da fondo piatti e puliti. In campo è molto composta e non si lascia mai andare ad atteggiamenti sopra le righe. “Sono molto introversa – ha aggiunto dopo la vittoria con Sramkova – non prendo le cose troppo sul personale. A volte tengo tutte le emozioni dentro di me e non mostro nulla”. Seguita da Tomas Krupa, ex coach di Berdych, Strycova e Pliskova, quest’anno ha già vinto il $60.000 di Croissy-Beaubourg (dopo i quattro titoli del 2021), dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter competere con le grandi.

Con i riflettori accesi sulle sorelle Fruhvirtova, la Linda meno famosa (per il momento) sta imparando a viaggiare lontana dai radar. Con i suoi 17 anni e 186 giorni sarà la ceca più giovane a partecipare agli Open di Francia da Nicole Vaidisova (17 anni e 127 giorni) nel 2006 e la seconda più giovane in assoluto dalla portoghese Michelle Larcher de Brito (16 anni e 114 giorni) nel 2009.

Alzi la mano chi non aspetta il primo turno contro Emma Raducanu.

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