Il 2025 è stato un anno di svolta per Taylor Townsend, protagonista di una delle stagioni più convincenti della sua carriera. La tennista statunitense ha attirato l’attenzione degli appassionati grazie a un gioco fatto di continue variazioni, frequenti discese a rete e a una ritrovata condizione fisica che le ha permesso di raggiungere il numero 2 del mondo in doppio e di avvicinarsi nuovamente alla top 100 in singolare. Un ritorno ad altissimo livello che conferma il suo talento e la sua versatilità.
Accanto ai successi sportivi, però, Townsend ha deciso di accendere i riflettori anche su un aspetto più intimo della sua vita: la complessità di conciliare la carriera di atleta professionista con il ruolo di mamma single. Spesso in viaggio tra un torneo e l’altro, la giocatrice di Chicago ha raccontato quanto sia impegnativo gestire allenamenti, spostamenti e responsabilità familiari senza una rete di supporto costante.
Una quotidianità fatta di sacrifici e incastri
In una recente storia pubblicata su Instagram, Townsend ha condiviso con i suoi follower una giornata particolarmente complicata, trasformandola in uno spaccato autentico della vita di molte atlete-madri. Con il caregiver del figlio AJ non disponibile, la tennista ha dovuto riorganizzare completamente la sua routine, affidandosi all’aiuto di una cara amica per riuscire a rispettare tutti gli impegni.
Il racconto, diretto e senza filtri, mette in evidenza quanto sia difficile mantenere l’equilibrio tra allenamenti ad alto livello e le esigenze quotidiane di un bambino, soprattutto quando si è soli.
“Continuo a dimenticare quanto sia difficile tutto questo. Oggi mi sono dovuta spostare in Uber perché la persona che si prende cura di AJ non era disponibile. Per fortuna la mia migliore amica è qui: lo ha accompagnato a scuola mentre io andavo in palestra. Poi dovevo incastrare tutto: palestra, tornare a casa a prendere il cibo, andare all’allenamento, poi di nuovo in palestra per la sessione di cardio e, finito tutto, partire per andarlo a prendere. Oggi aveva anche il corso di nuoto, poi si tornava a casa… Stamattina stavo quasi per piangere. Ma andrò avanti comunque”.
Un messaggio che va oltre il tennis
La testimonianza della tennista americana va oltre il semplice racconto personale e diventa una riflessione più ampia sul ruolo delle madri nello sport professionistico. Se negli ultimi anni il circuito ha fatto passi avanti nel supporto alle giocatrici con figli, il percorso resta ancora complesso, soprattutto per chi affronta la maternità da sola.
Nonostante le difficoltà, Townsend continua a dimostrare una determinazione straordinaria, sia dentro che fuori dal campo. Il suo 2025 racconta non solo di risultati sportivi importanti, ma anche di resilienza, organizzazione e forza mentale.