L’Ottovolante di Barbora

Barbora Zahlavova Strycova

di Giovanni Cola

Ne ha passate davvero tante in carriera Barbora Zahlavova-Strycova, la 28enne tennista ceca che pare abbia trovato la formula giusta per esaltarsi proprio sui campi in erba. Non vuole esserci alcun doppio senso, data la sua squalifica di 6 mesi dal circuito Wta, comminata nel 2013 perchè risultata positiva ad un controllo antidoping al torneo di Lussemburgo a fine 2012. In questo caso invece non c’è nessuna “pozione” magica a cui vogliamo fare riferimento. Dopo la finale di Birmingham, nella quale si è arresa solamente ad un’incontenibile Ivanovic, ha raggiunto oggi il suo primo quarto turno Slam da professionista proprio qui ai Championships, aggiudicandosi una sfida molto tirata con Na Li (7-6 7-6). L’ha vinta soprattutto di testa e mettendo ripetutamente sotto pressione la sua avversaria, campionessa di Melbourne, che però non sta certo attraversando il momento di forma migliore della stagione.

Ma tornando a Barbora, questo traguardo sembrava essere ampiamente alla sua portata già da tempo, soprattutto a causa del suo sfavillante percorso da junior, quando la trionfatrice nello Slam australiano era stata proprio lei nel 2002 e 2003. La 28enne di Plzen è stata in quel frangente numero 1 del mondo di categoria sia in singolo che in doppio.

Le prime difficoltà si sono tuttavia palesate con il salto nel professionismo. Dopo un 2004 di consolidamento tra le prime 100, è arrivato il crollo di numerose sue certezze l’anno successivo. Un abisso fatto di scivolamenti nel ranking, un arretramento considerevole del suo bagaglio tecnico e una tribolata navigazione nel circuito ITF fino al 2008, anno della sua rinascita.

Un gradino dopo l’altro la Zahlavova è riuscita però a risollevarsi ed a tornare a calcare i palcoscenici che contano sul serio. La ceca è nota anche per le sue tante scaramanzie e per un carattere piuttosto fumantino. Sempre a Wimbledon nel 2010 fu in grado di rompere ben due racchette nello stesso match con Maria Sharapova.

Fino a quel maledetto torneo di Lussemburgo quando è stata trovata positiva alla sibutramina, una sostanza che controlla l’appetito e favorisce il dimagrimento. Rientrò al torneo di Stoccarda 2013 con ancora più determinazione di prima, sotto la sapiente guida del marito e coach Jakub Herm-Zahlava. Ora in tabellone in questo Wimbledon sarà opposta a Caroline Wozniacki, un’altra con un background ultimamente piuttosto complicato. Ma quella è un’altra storia. 

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