Incredibile ma vero: a un anno dal suo addio alle competizioni, Vera Zvonareva è tornata in campo e non per un semplice cameo. La campionessa russa ha scelto il palcoscenico del W100 di Dubai per riscrivere la sua storia e, con una tenacia che sfida il tempo, ha centrato la finale sia in singolare che in doppio.
A 41 anni Zvonareva è apparsa in una forma scintillante, capace di evocare il tennis dei suoi giorni migliori. Nel singolare e in coppia con la connazionale Rada Zolotareva nel doppio, la moscovita ha incantato il pubblico con colpi precisi, resistenza da maratoneta e una volontà d’acciaio.
La semifinale di singolare è stata un romanzo di 3 ore e 12 minuti: Zvonareva ha superato la 16enne britannica Mika Stojsavljevic (n.342 WTA) con il punteggio di 6-3 6-7(4) 6-4, una sfida tra generazioni che ha premiato l’esperienza della russa. In finale la attende la ventenne croata Petra Marcinko (n.103 WTA), giovane astro nascente del circuito.
Nel doppio, la coppia Zvonareva–Zolotareva ha ribaltato la semifinale contro le indiane Shrivalli Rashmikaa Bhamidipaty e Ankita Raina, imponendosi 3-6 7-5 10-3 con una rimonta da applausi. Per il titolo se la vedranno con la coppia formata dalla cinese Gao Xinyu e dalla tailandese Mananchaya Sawangkaew
Per la giocatrice moscovita, domani sarà un momento speciale. Ma in un certo senso, Zvonareva ha già vinto: la sua rinascita agonistica racconta meglio di ogni trofeo che l’amore per il tennis non conosce età né barriere.