ATP Pechino 2025, Sinner soffre ma batte ancora De Minaur: terza finale consecutiva

Donato Boccadifuoco
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Jannik Sinner - Foto Javier Rojas/PI via ZUMA Press W

Non c’è dieci senza undici. Jannik Sinner batte Alex De Minaur per l’undicesima volta in altrettanti incontri e conquista la finale dell’ATP 500 di Pechino per il terzo anno consecutivo (eguagliato il record di Novak Djokovic). Vittoria arrivata nonostante un piccolo problema fisico al gluteo sinistro manifestatosi nel corso del secondo set e un principio di crampi nell’ultimo game della partita.

Un match, quello vinto in tre set dal numero 2 del mondo (6-3 4-6 6-2 in due ore e ventidue minuti), che nonostante le numerose palle break concesse da una parte e dall’altra nei primi due parziali si decide su un solo break. Il set decisivo appare invece come un assolo dell’altoatesino a caccia in Cina del terzo trofeo stagionale (il 21^ in carriera). A tal proposito, nell’ultimo atto del torneo il nazionale italiano troverà uno tra Learner Tien e Danil Medvedev in campo a seguire.

In caso di successo del giovane americano sarebbe il primo scontro diretto tra i due. Qualora invece prevalesse il moscovita prenderebbe vita il sedicesimo confronto tra i due giocatori, protagonisti tra l’altro della finale dell’edizione 2023 vinta da Sinner in due set (8 a 7 gli H2H a favore del numero 1 d’Italia).

FINALE ATP PECHINO CON SINNER: A CHE ORA SI GIOCA

BUON AVVIO DI SINNER

Inizio di primo set favorevole a entrambi i giocatori al servizio. Il quarto game è il primo ad andare ai vantaggi ma Alex De Minaur tiene la battuta senza concedere palle break.

Prime palle break, tre consecutive, che arrivano nel corso del sesto gioco: a Jannik Sinner basta la prima per allungare sul 4-2. Nel game successivo immediata reazione dell’australiano che però non riesce a concretizzare le due palle break concesse dal numero 2 del mondo e annullate con una seconda e una prima vincente.

Il break di vantaggio regge fino alla fine del parziale: Sinner si impone per 6-3 in trentanove minuti. Prestazione più che buona al servizio per l’altoatesino: velocità medie elevate, 2 ace, 71% di prime e 82% di punti vinti sempre con la prima.

PALLE BREAK A NON FINIRE

All’alba del secondo set protagonisti ancora i servizi: primi due game tenuti a zero prima da De Minaur e poi da Sinner. Equilibrio che rischia di spezzarsi nel terzo gioco ma questa volta è il giocatore australiano ad annullare due palle break consecutive.

Al cambio campo, il nazionale italiano sembra accusare un piccolo problema fisico al gluteo sinistro ma il game successivo al servizio tenuto a zero appare rassicurante in tal senso.

Nel sesto gioco tocca a Sinner annullare tre palle break, non consecutive, con due ottime prime vincenti e un ace: 3-3 si resta on serve. Fatica parecchio anche De Minaur a mantenere il proprio turno di servizio nel game successivo (qualitativamente e per intensità il migliore del match) annullando altre due palle break.

Fioccano le palle break in questa fase dell’incontro: ancora una volta è il numero 2 del mondo a tenere il servizio dopo averne annullate tre consecutive rimontando da 0-40 (8/8 la statistica sulle palle break concesse e annullate da Jannik Sinner fin qui).

Il break a favore di Alex De Minaur arriva nel corso del decimo game ed è quello che di fatto decide il parziale in suo favore con il risultato di 6 giochi a 4.

SINNER CHIUDE 6-2

Nel terzo e decisivo set break a zero in apertura in favore di Jannik Sinner, che porta a casa anche il game successivo, complice un ace di seconda, dopo aver annullato altre tre palle break. Nel terzo gioco i break a favore del numero 1 d’Italia diventano due. L’altoatesino va a servire per il match sul risultato di 5 giochi a 2 e nonostante un principio di crampi alla gamba destra chiude il match in suo favore.

LE DICHIARAZIONI POST MATCH

Oggi in campo c’era un livello molto alto e ci sono stati tanti grandi scambi – afferma Jannik Sinner dopo la vittoria contro Alex De Minaur nella semifinale dell’ATP 500 di Pechino – Nel secondo set ho avuto delle chance ma lui ne ha avute di più e le ha sfruttate.

De Minaur ha servito alla grande e si è mosso molto bene in un campo abbastanza lento. Nel terzo set ho cercato di alzare il livello, restare concentrato e non perdere energie mentali: trovare subito il break mi ha dato fiducia.

Penso che oggi ho servito molto bene. Anche se non avrò una giornata per riposare, domani starò bene: in finale c’è sempre tanta adrenalina e non vedo l’ora di giocarla”.

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