Coppa Davis 2025, Volandri: “Cobolli? Ottimo approccio al match”

Tommaso de Laurentiis
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Filippo Volandri - Foto FITP

“Sono molto contento e orgoglioso dei ragazzi per come abbiamo gestito le insidie di questa partita. I ranking erano molto diversi, ma qualche tempo fa ne abbiamo pagato le spese con il Canada”. Così, in conferenza, di Filippo Volandri, capitano dell’Italia, dopo il successo sull’Austria nei quarti di finale di Coppa Davis 2025. Nonostante le assenze dei due alfieri Jannik Sinner (n.2 Atp) e Lorenzo Musetti (n.8 Atp), gli azzurri si sono sbarazzati senza particolari difficoltà dei ragazzi di Jurgen Melzer, grazie ai successi in due set di Flavio Cobolli e Matteo Berrettini, rispettivamente su Filip Misolic (n.79 Atp) e Jurij Rodionov (n.177 Atp). Abbiamo la fortuna di avere una generazione di giocatori molto più forti rispetto a me ai miei tempi – prosegue Volandri -. Io mi definisco un capitano energico, mi piace stare in piedi, mi piace trasferire energia, mi piace essere un capitano tutto l’anno e mi piace che le cose siano organizzate grazie a un lavoro gigante fatto da tante persone”.

BELGIO IN SEMIFINALE

Gli azzurri torneranno in campo venerdì contro il Belgio di Zizou Bergs e Raphael Collignon, protagonisti della vittoria a sorpresa sulla Francia di Moutet e Rinderknech nei quarti di finale: La nostra mentalità rimane vincente, abbiamo fatto punteggio pieno e ora ci sarà una semifinale dura con il Belgio, che ha due giocatori che in Davis si trasformano. Bergs ha un grande tennis e Collignon in questa competizione è un altro giocatore”, sottolinea Volandri.

VASAMÌ SPARRING

A riscaldare Berrettini e Cobolli alla vigilia del match con l’Austria è stato Jacopo Vasamì, numero 658 del mondo e altro talento cristallino (classe 2007) sfornato dal tennis italiano: “Vasamì sparring? Per un giovane è importante stare in una squadra fatta e finita per vedere cosa potrebbe accadergli in futuro. Loro sono venuti con i rispettivi allenatori ai quali cerchiamo di trasmettere cosa c’è da costruire. Siamo fortunati ad avere questi ragazzi che vengono a fare quest’esperienza eccezionale che accelera il loro processo di crescita”, spiega il capitano azzurro.

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