Coppa Davis 2025, Berrettini: “Ogni anno è differente”. Bolelli/Vavassori: “Eravamo pronti”

Antonio Sepe
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Matteo Berrettini - Foto Getty Images x ITF

Guardare Flavio è stato stressante. Dopo il mio match ho dovuto fare il controllo anti doping perdendomi i primi venti minuti. La nostra forza è l’unità non importa chi scende in campo”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa Matteo Berrettini, al settimo cielo per il trionfo azzurro in Coppa Davis.

Ogni anno è differente. La prima coppa l’ho vinta da fuori, ho utlizzato quella energia per tornare. Non era scontato che io fossi qui, ci sono tanti giocatori che potrebbero giocare per l’Italia. La squadra è forte ma la connessione tra noi lo è altrettanto” ha proseguito il ventinovenne romano. Infine, un bilancio di quest’edizione: “Mi sento più maturo anche se ovviamente in termini di tennis si può sempre fare meglio. Credo di aver gestito queste tre partite in maniera ottima. Per fortuna in Davis riesco sempre a trovare il ritmo, forse è il resto che mi spinge a far bene in Davis e non viceversa”.

LE PAROLE DI BOLELLI/VAVASSORI

Quando una squadra è così unita sapevamo che chiunque sarebbe sceso in campo avrebbe dato tutto. Noi eravamo pronti, sapevamo che nel caso saremmo dovuti entrare carichi a palla ma meglio così. Come noi davamo fiducia a loro, loro davano fiducia a noi” ha detto Andrea Vavassori.

Simone Bolelli ha invece dichiarato: “Ogni Davis è diversa e porta qualcosa di nuovo. La prima che abbiamo vinto tre anni fa è quella che ho sentito di più non avendola mai vinta. La seconda e quella di quest’anno sono emozioni stratosferiche. Abbiamo un gruppo fantastico e anche se non abbiamo giocato eravamo pronti per scendere in campo”.

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