Us Open, Sinner senza rimpianti: “Più di così non potevo fare, Alcaraz ha giocato meglio”

Tommaso de Laurentiis
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Jannik Sinner - Foto Javier Rojas/PI via ZUMA Press W

“Oggi ho dato tutto, più di così non potevo fare. Alcaraz ha giocato meglio di me”. Niente da fare per Jannik Sinner, costretto ad arrendersi a Carlos Alcaraz in quattro set nella finale della 145esima edizione degli Us Open. Una versione scintillante dello spagnolo, nettamente nella forma migliore della carriera, che sta dando una continuità di rendimento al proprio tennis mai vista prima. Una sola partita persa da aprile, proprio con Sinner a Wimbledon, per l’allievo di Juan Carlos Ferrero, che si è guadagnato con merito il titolo a Flushing Meadows (6-2 3-6 6-1 6-4). “Faccio i complimenti ad Alcaraz e al suo team. C’è tanto lavoro dietro questi risultati, oggi ha giocato meglio di me. Ringrazio il mio team per il supporto e per il duro lavoro fatto. Noi sappiamo quanta dedizione ci abbiamo messo anche in questa stagione.  Sono state due settimane molto lunghe e non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo. Un grazie speciale al pubblico, che ha sempre riempito gli stadi sin dall’inizio del torneo”, le parole, nel corso della premiazione, di Sinner, che torna numero 2 del mondo dopo 65 settimane al comando della classifica Atp. I punti da difendere entro fine anno saranno molti (Masters 1000 Shanghai, Atp Finals), ma è lecito aspettarsi una reazione sul suo cemento. L’altoatesino perde il primato nel ranking mondiale in favore, proprio, di Alcaraz, che si riprende il trono dopo due anni. Il murciano sale a quota 6 Slam e aggancia Boris Becker, Stefan Edberg, Anthony Wilding, Don Budge e Jack Crawford. Sesto Major vinto prima di compiere 23 anni per Alcaraz, che eguaglia Bjorn Borg e Rafael Nadal in questa speciale classifica. Ai prossimi Australian Open, torneo in cui non è mai arrivato nemmeno in semifinale, avrà l’occasione di superarli, prima di spegnere le 23 candeline il 5 maggio. “Faccio i miei complimenti a Sinner, che ha tenuto un livello altissimo nel corso di tutta la stagione. Quest’anno ho visto più lui di tutta la mia famiglia (ride ndr.). È stato un onore condividere il campo con lui e gli faccio i complimenti per le prestazioni nelle ultime settimane. Mi sento fortunato ad avere un team del genere. Il lavoro duro fatto per avermi reso migliore, anche sotto il punto di vista umano, è stato incredibile. Un grazie alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno reso speciale questo torneo, è un privilegio essere qui”, il discorso di Alcaraz poco prima di essere premiato da Ivan Lendl.

 

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