L’Italia vince la terza Coppa Davis in fila: Spagna ko dopo i due singolari

Donato Boccadifuoco
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Flavio Cobolli - Foto Cezaro De Luca_SIPA

L’Italia del tennis torna, anzi resta, sul tetto del mondo per il terzo anno consecutivo. Dopo il successo di Matteo Berrettini su Pablo Carreño Busta (6-3 6-4), il punto decisivo nella finale contro la Spagna che consegna agli azzurri la quarta Coppa Davis della storia porta la firma di Flavio Cobolli. Il numero ventidue del mondo supera in rimonta Jaume Munar con il punteggio di 1-6 7-6(5) 7-5 in due ore e cinquantasette minuti di gioco permettendo così alla squadra capitanata da Filippo Volandri di mettere le mani sull’ambita ‘Insalatiera’. “Non so che dire, questo era il mio sogno, il sogno di tutti noi. Siamo una squadra molto unita, abbiamo provato a fare come i campioni del mondo di calcio del 2006, tutto il giorno alla Playstation (ride ndr). Sono fiero di tutti noi ma anche voi del pubblico ne fate parte: siete stati fantastici. Da tre giorni si ripete il giorno più bello della mia vita, sono campione del mondo”, le parole, ai microfoni di SuperTennis, di Cobolli.

Un match che ha visto Munar dominare nel corso di un primo set chiuso 6-1 e nel quale lo spagnolo ha conquistato trenta dei quarantaquattro punti giocati e servito con il 78% di prime in campo. Anche nel secondo set lo spagnolo parte avanti ma Cobolli reagisce e conquista il controbreak anche grazie a un clamoroso recupero difensivo. L’inerzia cambia totalmente, in campo e sugli spalti, ed è l’azzurro a spuntarla al tie-break (7-5). Nel set decisivo, il break ottenuto nell’undicesimo game spiana la strada al successo finale di Cobolli. “È incredibile. Forse ho versato più lacrime per questa che per le altre. Questa è una Davis ugualmente importante ma diversa. Vincerla in casa ha veramente un sapore straordinario ma dobbiamo ancora invetarci qualcosa per darci un ulteriore obiettivo. Oggi ce la godiamo. Devo ringraziare chi mi ha dato fiducia, il presidente, il consiglio. Veder crescere questi ragazzi è stato fantastico, sto vivendo un sogno. Io faccio le scelte per il bene della squadra e i ragazzi mi hanno ringraziato così. A volte chiedo io a loro e in base a cosa mi dicono io reagisco. Si devono abituare a parlare sempre di più e mi sa che funziona“, le parole, ai microfoni di SuperTennis, di Filippo Volandri.

BINAGHI “AVEVA RAGIONE JANNIK”

“Abbiamo vinto le Finals e la Davis. Non ci fanno organizzare altro se no vincevamo altro (sorride ndr). Aveva ragione Jannik: siamo uno squadrone anche senza di lui e Lorenzo Musetti. In più se teniamo fuori Darderi e Arnaldi significa che c’è un sistema che funziona. Questa formula ci insegna che questa coppa può essere vinta da un solo giocatore se penso al Canada di Auger-Aliassime, noi l’abbiamo vinta tre volte con otto/dieci giocatori diversi ed è una grande soddisfazione”, le dichiarazioni, ai microfoni di SuperTennis, del presidente Fitp Angelo Binaghi.

SONEGO “BERRETTINI E COBOLLI? BRAVISSIMI”

“Abbiamo sofferto tanto ma siamo andati a prendercela. Matteo e Flavio sono stati bravissimi, siamo una grande squadra e siamo molto contenti di averlo dimostrato. Ovviamente quando mi ha chiamato Filippo ho risposto subito di sì, in Davis si gioca per il proprio paese e darò sempre tutto per questa nazionale. È stato importante tenere alto l’umore di Flavio durante la partita nei momenti difficili, poi lui è andato oltre e ha dato tutto. Sono felice per lui e per noi”, aggiunge Lorenzo Sonego, ai microfoni di SuperTennis.

L’ALBO D’ORO – 4 SUCCESSI PER L’ITALIA

Grazie a questo trionfo, nell’albo d’oro della Coppa Davis l’Italia sale a quota quattro successi su dieci finali disputate diventando inoltre la prima nazione a conquistare la coppa per tre anni consecutivi da quando esiste la nuova formula. Vendicata così l’ormai penultima finale disputata in casa quando nel 1998 a Milano la Svezia si impose per 4-1 sulla formazione capitanata da Paolo Bertolucci. La Spagna resta a quota sei vittorie su undici finali, l’ultima datata 2019.  Con questa nuova ‘Insalatiera’ in bacheca, gli azzurri staccano Russia, Germania e Repubblica Ceca issandosi al settimo posto solitario dietro a: USA (32), Australia (28), Francia e Gran Bretagna (10), Svezia (7) e Spagna (6).

LA PARTITA

Nel primo set avvio shock per Cobolli a cui fa da contraltare la partenza fulminante di Munar. Lo spagnolo si porta infatti avanti di due break. Il numero ventidue del mondo prova a scuotersi nel quinto game ma fallisce cinque opportunità per provare a rientrare in un parziale che si chiude 6-1 in favore del numero trentasei del mondo.

Sulle ali dell’entusiasmo lo spagnolo parte avanti anche nel secondo set conquistando il break in apertura. Nel secondo game, su una palla break in favore dell’azzurro, il gioco viene sospeso per dieci minuti circa a causa di un malore sugli spalti. Alla ripresa del gioco il nativo di Santanyi cancella tale opportunità ma subisce ugualmente il controbreak. Si lotta su ogni punto ma si resta on serve e il parziale si prolunga: 5-5. L’azzurro non riesce a sfruttare in risposta quattro set point nel dodicesimo game ma si impone ugualmente al tie-break per 7-5.

Il set decisivo vive sul filo di un equlibrio sottolissimo che si spezza soltanto nell’undicesimo game quando Cobolli trasforma la seconda di due palle break (le prime del parziale) con un bel dritto a sventaglio. L’italiano sfrutta il turno di servizio per chiudere 7-5.

Flavio Cobolli batte Jaume Munar 1-6 7-6(5) 7-5. L’Italia vince la Coppa Davis 2025.

 

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