di Marco Mazzoni
Had so much fun with him! Congrats on great career #olivierochus! โค๏ธ pic.twitter.com/fcD7DwkeFp
โ Kim Clijsters (@Clijsterskim) 2 Ottobre 2014
โQuanto mi hai fatto divertire! Congratulazioni per la tua splendida carriera Olli <3โ. Parole e musica di Kim Clijsters, che con la consueta grazia e dolcezza ha salutato via twitter l’amico e connazionale Olivier Rochus, appena ritiratosi dal mondo del tennis Pro. Il piccolo talentuoso belga infatti mercoledรฌ ha giocato il suo ultimo incontro Pro a Mons, perdendo in tre set contro Gerard Melzer, seguito dall’ultimissimo match di ieri, sempre a Mons, in doppio. Ha scelto di ritirarsi in casa, in punta di piedi, come si confร ad una persona con una certa classe. Un tipo decisamente non banale Olivier, uno che non ha mai amato mettersi in mostra, lasciando parlare la magia della sua racchettona Prince, fida compagna di una carriera lunga e con diverse perle.
Se qualche appassionato distratto, magari sull’impeto della notizia, passa sul profilo ATP di Rochus non ricordandolo precisamente, non troverร grandissime vittorie. 2 titoli in singolare (Palermo e Monaco, terra rossa) e ben 8 finali perse; best ranking โsoloโ al n.24, con due vittorie in doppio. Potrebbe chiudere la pagina passando ad altro, pensando di non essersi perso granchรฉ. Errore.
Olivier Rochus ha portato nel mondo della racchetta una storia, un talento ed โun sognoโ che non devono perdersi, ma restare come una piccola meravigliosa pagina di sport e di vita.
Last moment on court for Olivier Rochus. Small guy, big career. He will be missed in Belgian tennis… pic.twitter.com/1a0etT7ki2
— Dewulf Filip (@GraveyardFilip) 1 Ottobre 2014
Intanto, leggendo un po’ meglio โquei numeriโ, il buon belga ha vinto il doppio a Roland Garros, insieme al bizzarro amico e connazionale Malisse, un altro animato da un tasso di talento fuori dal comune, ritiratosi nel 2013 e su cui si potrebbe scrivere un libro di aneddoti sterminato e clamorosamente divertente. Altro doppio non da poco vinto da Rochus รจ quello di Wimbledon junior, insieme ad un certo Roger Federer del quale รจ coetaneo. Trovatemi quanti tennisti hanno in bacheca questi due titoli Major… Perรฒ su Rochus i numeri dicono poco, sono quasi dettagli.
Rochus รจ un nome che resterร per sempre impresso nell’appassionato doc, quello che ama il tennis in profonditร , che ne conosce la storia e ne apprezza radici classiche; ancor piรน se l’appassionato non รจ โun passeggero distrattoโ ma va a cercare proprio quei personaggi che hanno portato nel nostro mondo qualcosa di diverso, a suo modo unico. Olivier Rochus รจ stato probabilmente il piรน forte tennista (certamente sul piano tecnico, ma direi anche sportivo) degli ultimi 20 anni in rapporto ai mezzi fisici. Forse anche degli ultimi 30, non mi spingo oltre perchรฉ non ho vissuto sulla mia pelle anni ancor piรน addietro.
168 cm dice il suo bio. Generosi, troppo generosi. 165 si legge altrove. Mi sono ritrovato accanto a lui piรน volte, e oserei dire che scalzo sarร 163, forse. Misure le sue diventate drammaticamente minime anche per il tennis femminile ai nostri giorni, pensate un po’ per il mondo mascolino, dominato sempre piรน da atleti formidabili, alti almeno 185 cm e ricchi di dinamite in corpo.
Congrats Oli Rochus for an amazing career! #greatguy #tennis #talent
— Kirsten Flipkens (@FlipperKF) 3 Ottobre 2014
Tante, troppe volte nei suoi momenti migliori e non รจ stato stuzzicato su quest’aspetto antropometrico, arrivando persino ad affermare con sottile ironia che il suo sogno, fin da bambino, non รจ mai stato vincere Wimbledon o Parigi, ma โessere altoโ. Tra battute e amarezza, chissร quanto avrร pesato nella sua (scarsa) crescita questo voler arrivare lassรน, piรน in alto, fisicamente e sportivamente. Deve aver pesato tantissimo, perchรฉ il suo sogno e la sua visione di far fruttare un grande talento nonostante madre natura fosse stata cosรฌ poco generosa con lui l’ha reso forte, fortissimo. Gli ha dato quello sprint e quella abnegazione per lavorare contro tutto e contro tutti, puntando su se stesso e vincendo la scommessa piรน bella. Olivier puรฒ dire di avercela fatta, perchรฉ sfido chiunque a pensare di poter raggiungere cosรฌ buoni risultati, battere rivali troppo piรน attrezzati e soprattutto giocare un tennis cosรฌ bello e interessante nonostante i suoi limiti strutturali.
Bravo e forse anche un filo fortunato a nascere in Belgio, un paese piccolo ma dove la cultura sportiva e nella vita รจ piuttosto alta. Un paese che apprezza e che sa coltivare il talento, come ha dimostrato la sua straordinaria generazione che ha lanciato bracci d’oro come il suo, Malisse e soprattutto Justine Henin e Kim Clijsters. Rochus ha lavorato tanto e molto bene, senza grande pressione addosso ma con un’infinita voglia di imparare e di applicarsi. Un lavoro che รจ partito da molto lontano, con una visione corretta: non sarรฒ mai in grado di battere i migliori di forza, devo pormi in condizione di far fruttare al massimo il mio talento tecnico e la mia velocitร . Come? Affinando al massimo tecnica e spostamento sul campo. Rochus dal punto di vista tecnico รจ stato un giocatore sopraffino. Non un punto debole. Anche al servizio ha tirato fuori molto piรน di gente che lo guardava letteralmente dal basso verso l’alto… Da fondo si รจ costruito due fondamentali eccellenti, puliti, buoni per affrontare ogni tipo di situazione tecnica e tattica. Ma la vera magia รจ stata quella di riuscire a trasformare ogni sua stilla di talento in una piccola grande arma in campo. Ha lavorato affinando una tecnica esecutiva eccezionale, che sostenuta da due gambe velocissime lo ha messo in condizione di arrivare col tempo ideale sulla palla in modo da colpirla alla grande e cosรฌ rubarle tutta la inerzia. Con intuito, tecnica e velocitร รจ riuscito in parte a colmare il gap del suo fisico minuto. Vederlo mulinare dei rovesci a tutto braccio a flirtare con le righe, passando per back micidiali e strettini d’autore รจ stato spesso vera libidine tennistica. Ancor piรน quando arrivava ad โumiliareโ sportivamente il forzuto di turno, che tirando col paraocchi bordate in serie finiva per non capirci piรน niente nella sapiente e mai casuale ragnatela impostata del piccolo belga. Non male nemmeno col dritto, ancor piรน per come riusciva in corsa a governare le traiettorie piรน angolate e restituire improvvise fiammate.
Great carreer and amazing person! You will be missed! #OlivierRochus pic.twitter.com/e1EUCNxuh0
— Yanina Wickmayer (@wickytennis) 3 Ottobre 2014
Purtroppo รจ stato spesso soverchiato dalla potenza dei rivali, che fin dalla risposta l’hanno martellato e spesso dominato. E quel suo generoso modo di stare in campo gli รจ costato tanto, tra cali di forma ed infortuni. Ma nella sua ottima carriera non sono mancate le imprese, come le vittorie nel 2005 su Coria (allora n.6 del mondo) o su un giovane Djokovic in Davis.
La storia forse piรน nota e divertente e la sua piccola rivalitร contro Safin, davvero l’altro lato della Luna per potenza e caratteristiche. Ha vinto ben 3 volte contro Marat, tra cui una a Wimbledon che scatenรฒ non poche polemiche per l’uscita infelice del russo contro i prati londinesi, …quando in realtร fu proprio il gioco sapiente e paziente di Rochus a mandarlo in bambola totale. โNon riesco a giocare contro Olivier, mi fa giocare strano, mi rimanda tutto con effetti diversi e perdo la pazienzaโ, questo il senso della frustrazione di Marat affrontando il nostro piccolo eroe, ed รจ stata anche quella di tanti altri nel trovarselo al di lร della rete. Se ti agganciava nella sua ragnatela, oppure accettavi i suoi ritmi, diventava complicatissimo batterlo perchรฉ con la palla poteva farti di tutto. Un tennis davvero smart quello di Olivier, che ha avuto la sfortuna di esser arrivato nel grande tennis in un momento di passaggio storico, quando il gioco stava diventando sempre piรน lento e dominato dalla potenza fisica. Perรฒ con la sua qualitร e l’abilitร nel far fruttare il suo gioco su tutte le superfici ha scritto molte belle pagine di tennis da fine anni ’90 e per tutto il decennio di inizio secolo.
Purtroppo il suo nome resterร per sempre legato anche ad una delle pagine piรน nere del nostro tennis: il 21 luglio 2000 Rochus sconfisse in tre set Gaudenzi sulla terra di Venezia nello spareggio salvezza di Davis, contribuendo alla prima dolorosissima retrocessione della nostra nazionale.
Di lui mi resterร soprattutto l’istantanea del suo rovescio, quel tempo assoluto con cui era capace di cambiare ritmo ed angolo, con sensibilitร e maestria. E mi resterร anche il suo sogno, quello di una persona โnormaleโ e quindi diversa, lontanissima dall’icona sportiva dotata di doti fisiche straripanti, ma che nonostante tutto รจ riuscita a lasciare un segno. Gli auguro di restare nell’ambiente, magari come coach. Ha tantissimo da dire, e da dare. A tutti. Ciao e grazie, Olivier.
