Junior Radar – Puntata 2

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(Darya Kasatkina)
di Luca Brancher

Da quest’anno Spazio Tennis ha deciso di seguire settimana dopo settimana l’andamento delle giovani promesse più fulgide che cercano di mettersi in luce nel mondo dei professionisti. Per capire più nel dettaglio quale sia lo scopo di questa rubrica, giunta oggi, alla sua seconda puntata, vi rimando al precedente articolo, che deve però già essere integrato, perché rispetto al gruppo di tennisti che avremmo voluto monitorare con costanza – che erano, sia in ambito maschile, sia in quello femminile, composti da 12 unità – ci sono sei importanti aggiunte, equamente ripartite per sesso.

Ragazzi:

Elias Ymer, Svezia, 10 aprile 1996

Stefanos Tsitsipas, Grecia, 12 agosto 1998

Michael Mmoh, Stati Uniti, 10 gennaio 1998

Ragazze:

Paula Badosa Gibert, Spagna, 15 novembre 1997

Jill Teichmann, Svizzera, 15 luglio 1997

Ivana Jorovic, Serbia, 3 maggio 1997

Passiamo quindi a valutare come i giocatori “monitorati” si siano comportati nel corso della settimana appena conclusa


SETTIMANA 12-18 GENNAIO

MASCHILE

Elias Ymer: Il ragazzo svedese, dopo aver abilmente superato un turno nel torneo di inizio anno, a Chennai, coglie il primo main draw della sua carriera in uno Slam, al termine di tre incontri che ne hanno messo in luce tutte le qualità. Dopo aver superato un tennista del calibro di Benoit Paire nel turno d’esordio, ha sfruttato il corridoio creato, superando l’esperto Jan Mertl ed un’altra giovane promessa, il coreano Hyen Chung, il tutto senza perdere un set. Attesa, quindi, per il suo esordio all’Australian Open, contro il giapponese Go Soeda: il pronostico è tutt’altro che chiuso.

Hyeon Chung: Anche il torneo del giocatore che nel 2013 perse la finale di Wimbledon juniores contro Gianluigi Quinzi era iniziato alla grande, con i soli 6 giochi concessi alla terza testa di serie del tabellone di qualificazione del primo Slam dell’anno, Pierre-Hugues Herbert. Tuttavia, dopo aver sfruttato il ritiro del tedesco Nils Langer, si è arreso al cospetto di Elias Ymer, come prima precisato, in uno scontro che potrebbe ripetersi molte altre volte ancora in futuro.
Stefan Kozlov: niente da fare, altro quarto di finale per la giovane promessa nativa di Skopje. A fermarlo, nel future da 15.000$ di Long Beach (cemento, sigla: USA F4), questa volta, l’esperto danese Frederik Nielsen, che dopo due set equilibrati ha dettato legge nel terzo, in cui Kozlov non ha raccolto nemmeno un gioco. Chi pensava che dopo la finale di Sacramento, challenger, negli ITF Stefan avrebbe potuto dettare facilmente legge, deve ricredersi: la strada è durissima anche per lui.
Francis Tiafoe: Il ritorno del classe 1998 del Maryland sulle scene pro’ non è stato assolutamente negativo: Francis, impegnato nel torneo da 10.000$ di Sunrise (terra, sigla: USA F3), ha superato, piuttosto agevolmente, quattro turni di qualificazione, e si è arrampicato fino alla semifinale, dopo aver sconfitto la seconda testa di serie Darian King – con annessi match point annullati – ed aver rimontato una situazione disperata nel secondo turno contro il qualificato canadese Tommy Mylnikov. Battuto agevolmente Markus Eriksson, si è poi arreso al cospetto dell’esperto atleta del Principato di Monaco, Benjamin Balleret. Buona la prima.
Omar Jasika:sfiora la qualificazione all’Australian Open anche il campione dello U.S. Open junior 2014: ammesso grazie ad una wild card e superati il francese Mathias Bourgue e il connazionale John Patrick Smith – quest’ultimo per 12-10 al terzo set – Jasika ha ceduto il passo nel turno conclusivo al rumeno Marius Copil, in due sole frazioni. Forse una sua qualificazione non era facilmente pronosticabile, eppure non è andato così lontano.

FEMMINILE

Louisa Chirico: La statunitense, dopo il brillante 2014, si era meritata l’accesso alle qualificazioni dell’Australian Open ed è stata fortunata nell’urna del sorteggio, dato che le era stata abbinata la wild locale Naiktha Bains (1997). Incontro, pur vinto, rivelatosi più combattuto del previsto (doppio 7-5), che probabilmente le ha tolto la necessaria lucidità per spuntarla nell’incontro di secondo turno contro l’olandese Richel Hogenkamp, che si è imposta per 8-6 al decider.

Elizaveta Kulichkova: la tennista russa si è egualmente fermata al secondo turno delle qualificazioni dell’Australian Open: dopo aver facilmente disposto della canadese Sharon Fichman, la giovane siberiana non ha saputo opporre resistenza ai colpi della croata Petra Martic, che ha successivamente raggiunto il tabellone di singolare.

Francoise Abanda: dopo la qualificazione colta in pompa magna all’ultimo U.S. Open, la canadese, classe 1997, ci ha riprovato agli Australian Open, ma dopo il set conquistato ai danni di Shahar Peer nel primo turno, si è arresa al suo ritorno, che le è costate il prosieguo nel torneo.

Ingrid Neel: ha cercato la qualificazione nel 25.000 di Plantation (terra rossa, outdoor) la 16enne della Pennsylvania, ma la sua corsa si è fermata al secondo turno, al cospetto della colombiana Yuliana Lizarazo.

Nathalia Vikhlyantseva: non deve essere stato semplice il cambio di fuso (era a Shenzen la scorsa settimana) e di superficie per la giovane russa che si è arresa nel secondo turno delle qualificazioni alla nostra Maria Elena Camerin (giunta poi ai quarti di finale) con il punteggio di 64 62 nel torneo da 25.000$ di Plantation, su terra outdoor.

Darya Kasatkina:comincia nel migliore dei modi la stagione per la campionessa del Roland Garros junior 2014 con una semifinale, partendo dalle qualificazioni, nel torneo di Plantation. Un cammino netto fino ai quarti di finale per la russa che non ha perso un set, battendo, tra le altre, la tedesca Pfizenmaier, testa di serie numero 2 e la nostra Camerin, per 6-0 4-6 6-1, per arrendersi infine alla futura vincitrice del torneo, Sachia Vickery, al termine di due frazioni spintesi fino al tiebreak.

FUORIQUOTA

Il migliore: la copertina spetta a Deiton Baughman, californiano, classe 1996, con alle spalle una storia che sarebbe interessante da raccontare a parte, e probabilmente in futuro lo faremo. Cresciuto dal padre Brad, a cui è sempre stato affiancato un allenatore, Deiton ha colto, da junior, vari risultati di spessore – ha battuto Tiafoe e Coric, tra gli altri – ma la regolare istruzione ne ha un po’ fermato uno sviluppo in campo internazionale. Intenzionato a diventare pro’ a tutti gli effetti a febbraio, Baughman ha festeggiato nel migliore modo la sua settimana Sunrise (USA F3) cogliendo un titolo ai limiti del paradossale, in cui si è aggiudicato tutte le contese al terzo set. Nei primi tre turni ha vinto per 7-5 al terzo contro il monegasco Arneodo, l’iberico Vega Hernandez e il koreano Kim Young Seok – in quest’ultimo caso recuperando da 1-4 nel terzo parziale. In semifinale si è sbarazzato del francese Bensoussan dopo aver perso la prima frazione per 6-3, mentre in finale, contro un altro giocatore del principato di Monaco, Benjamin Balleret, ha recuperato da 3-6 2-4 per vincere 6-4 al set conclusivo, dopo aver recuperato un break anche in questa frazione. Un successo che mette in luce un tennista passato sotto traccia, ma che ha dalla sua carattere e voglia di emergere: vedremo come proseguirà la sua stagione, di certo noi lo terremo d’occhio

Altri: da sottolineare le prove del 1998 coreano Duck Hee Lee – spesso agli onori della cronaca per il fatto di essere non udente – sconfitto ai quarti di finale del torneo Turchia F2 (Antalya, 10.000$, Cemento) da Jose Pereira, che lo aveva battuto anche settimana scorso, ma a livello di primo turno. Torneo funestato dal maltempo, quello turco, con i tennisti costretti a giocare le semifinali sabato mattina, proseguendolo con la formula abbreviata che ha previsto il super tie break al posto del terzo set. Non ha corso questo rischio Jaime Munar, iberico del 1997 e discretissima futura fiche che la Spagna vorrà giocarsi, arrivato ai quarti di finale del torneo su terra battuta indoor di Bagnoles de L’Orne (Francia F1, 10.000$+H), dove ha superato al primo turno l’ex finalista Slam junior Filip Peliwo, arrendendosi al cospetto del giocatore di casa Calvin Hemery, dopo aver avuto nel servizio la chance di qualificarsi per le semifinali. Fermati ai quarti di finale anche Vadym Ursu, ucraino, 1997, nel future di Stammeheim (Germania F1, 10.000$) e Matias Zukas, argentino, 1996, nel torneo di Sharm El Sheikh.

La migliore: E’ Antonia Lottner a meritare il titolo di tennista fuori-quota più promettente della settimana. La ragazza nata a Dusseldorf il 13 agosto 1996, laureatasi lo scorso dicembre a Biberach campione nazionale, ha saputo regolare la concorrenza spietata nel torneo da 10.000$ di Stammheim, in cui era relegata fuori dal seeding delle teste di serie. Prestigiose, in particolare, le vittorie sulla seconda testa di serie, Katerina Vankova, nei quarti di finale, e sulla prima testa di serie, Pemra Ozgen, nell’atto conclusivo, entrambi in rimonta.
Altre: La Lottner non è l’unica ragazza nata nell’anno in cui Wimbledon è stato conquistato da Richard Krajicek ad aver trionfato in settimana, visto che in Martinica, a Fort De France, la canadese Gloria Liang, classe 1996, ha trionfato rimontando in finale un set di svantaggio alla giovanissima statunitense, nata tre giorni dopo il giorno d’indipendenza del 1998, Alexa Graham. Da sottolineare anche la semifinale dell’italiana Jessica Pieri, 1997, a El Kantaoui, sconfitta dalla futura vincitrice Mytrille Georges, che in finale ha superato più agevolmente la francese del 1996 Estelle Cascino. Ad Antalya, in semifinale, è stata battuta piuttosto seccamente la 1998 bulgara Petia Arshinkova.

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