Thomas Fabbiano: “Le Mie Missioni in Tunisia”

Thomas Fabbiano
di Thomas Fabbiano

Che filotto!

Premettendo che sono davvero molto contento per questo bel momento che sto attraversando, non mi aspettavo sicuramente 3 settimane del genere. Certo che ci speravo, forse in uno, magari in due buoni piazzamenti ma tre vittorie non le avevo neanche prese in considerezione. Ero partito con l’intenzione di giocare tre tornei in Tunisia per trovare il ritmo partita che non ho avuto fino ad ora. Avendo perso sempre ai primi turni nella trasferta australiana e in quella centro-americana il mio unico pensiero era quello di presentarmi in campo per un match ufficiale per almeno quattro giorni di fila. Scherzosamente le chiamavo «Missioni in Tunisia» perché sapevo che sarebbe stata dura restare 21 giorni nello stesso posto, stesso resort, stessa camera.

Sono stati invece giorni intensi si, direi anche lunghi e complicati, ma quando le cose vanno bene si guarda il tutto con un occhio più positivo. Sinceramente nelle 15 partite giocate non ho mai avuto situazioni davvero di acqua alla gola tranne nei quarti di finale della prima settimana quando ho dovuto darmi una seria svegliata sul punteggio di 1-3 al terzo contro il diciannovenne francese Antoine Hoang. Quello era il mio terzo match della trasferta e quindi ancora non avevo raggiunto l’obiettivo di scendere in campo per 4 giorni consecutivi. Da quel momento ho trovato continuità nel gioco e concretezza nelle decisioni da prendere durante il punto.

Giorgio Portaluri e Thomas FabbianoUn altro momento critico che poteva far girare qualcosa in negativo è stato il primo set del primo turno della terza settimana. Avevo vinto due tornei di singolo di fila e nella seconda settimana ci ho messo anche il doppio. L’avevo promesso al mio compagno d’allenamento Giorgio Portaluri e sono stato davvero felicissimo di vincere il torneo di doppio e condividere con lui una parte della mia trasferta tunisina. Ritornando al momento critico, avendo vinto due tornei di fila, ero stanco ed appagato e ho spento la testa per due giorni cercando di recuperare energie. Mi sono ritrovato quindi in campo al primo turno della terza settimana con difficoltà di concentrazione. In una partita che poteva essere più semplice contro il tedesco Hoiss ho dovuto annullare un set point per questa mancanza di lucidità. Fortunatamente le dieci partite alle spalle, la fiducia che ne derivava, hanno permesso al braccio di non tremare e un bel diritto vincente all’incrocio delle righe mi ha permesso di alzare la testa e ritornare ad alzare le braccia al cielo per la terza settimana consecutiva.

Sabato comincia la stagione sul rosso a Napoli ed io sarò da domani alla Tennis Training a Foligno per fare il punto della situazione con i miei allenatori e cominciare a sporcarmi i calzini di terra.

A presto

Fabs

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