Alejandro Tabilo sarebbe potuto diventare il secondo tennista della storia dopo Roger Federer a vincere i primi tre match della sua carriera contro Novak Djokovic. Invece il serbo ha reagito dopo due sconfitte e per la prima volta si è imposto. Lo ha fatto in quello che ormai è diventato il suo torneo di casa, l’ATP 250 di Atene, guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale. È stata una sfida a due facce quella conquistata da Nole, capace di aggiudicarsi un intenso primo set durato oltre un’ora per poi dilagare nel secondo. Sulla sua strada troverà ora uno tra lo statunitense Eliot Spizzirri e il portoghese Nuno Borges.
A win on debut in Athens 🙌 @DjokerNole defeats Alejandro Tabilo 7-6 6-1 to reach the quarter-finals of the #HellenicChampionship 🇬🇷 pic.twitter.com/KvqldZn2Hu
— Tennis TV (@TennisTV) November 4, 2025
Il racconto del match
Il primo set è stato equilibrato, ma i due giocatori non hanno avuto grandi chance. Le uniche palle break le ha concesse Tabilo nel game inaugurale – annullandole entrambe – e, salvo un paio di game andati ai vantaggi, si è giunti al tie-break senza particolari sussulti. Il cileno e Djokovic se le sono però date di santa ragione, dando vita a una serie di scambi estenuanti tanto che il serbo a un certo punto si è piegato sulle ginocchia, in debito d’ossigeno e chiaramente provato fisicamente.
Il tie-break vinto, per 7 punti a 3, ha quindi rappresentato un punto di svolta per Nole. Dopo aver cancellato una palla break nel game che ha aperto la seconda frazione, il serbo è salito in cattedra. Il primo break è arrivato nel quarto gioco, all’interno di un parziale di 12 punti consecutivi. Il secondo poco dopo – sul 4-1 – e gli ha permesso di chiudere con un comodo 6-1 ma anche di risparmiare energie preziose. Cosa non scontata visto come si era messo il match.
L’amore di Djokovic per la Grecia
“Mi sento davvero a casa ad Atene. Qualche mese fa, quando sono arrivato con la mia famiglia, ero molto emozionato perché ho sempre amato la Grecia. I serbi amano la Grecia, questo è certo. Storicamente, culturalmente e religiosamente, abbiamo molte cose che ci uniscono. È stato incredibile sperimentare la grande ospitalità del popolo greco. Più del riconoscimento per i miei successi tennistici, sento che le persone si sono avvicinate a me nel modo più amichevole e umano e questo è qualcosa che mi ha toccato il cuore. Atene è nel mio cuore.”
Musetti osserva
Il destino di Novak Djokovic è inevitabilmente legato a quello di Lorenzo Musetti. Chiamato a vincere il torneo per sperare di qualificarsi per le ATP Finals, il carrarino ha come ostacolo più insidioso sul suo cammino proprio il serbo. Ovviamente a un’eventuale finale bisognerebbe prima arrivarci, ma una prematura eliminazione di Nole sarebbe chiaramente una bella iniezione di fiducia per Musetti. Quest’ultimo debutterà mercoledì 5 novembre contro Stan Wawrinka.