DA PECHINO
“È stato uno dei match più tosti della mia stagione, cambiare così tanti fusi orari e scendere subito in campo non è facile. Fisicamente non mi sono sentito al top, ma sono felice di aver giocato un tennis che mi ha permesso di vincere contro un avversario come Kecmanovic”. Inizia con un successo l’avventura di Jakub Mensik all’ATP 500 di Pechino. Il tennista ceco, reduce da Coppa Davis e Laver Cup, ha cambiato quindici ore di fuso orario passando da San Francisco alla capitale cinese. Non era dunque facile scendere subito in campo contro Miomir Kecmanovic, rivale sul quale ha avuto la meglio con lo score di 7-5 6-4.
“Miomir è un grande colpitore, quindi anche se fossi stato al 100% sarebbe stata tosta. La chiave è stata pensare di punto in punto – il commento di Mensik -. C’è da dire anche qui le condizioni sono molto dure, le palle forse sono tra le peggiori con cui possiamo giocare nel tour ATP”. Interrogato sui motivi delle difficoltà create dalle palline, il tennista ceco non è andato per il sottile: “Le palle muoiono subito, dopo due giochi sono già finite. Questo rende difficile trovare continuità nei propri turni di servizio, non si può generare potenza con i propri colpi. A volte colpisci bene ma la palla non va. Forse sono solo io, ma in tanti si sono lamentati. Alla fine comunque è così per tutti quindi posso solo giocare”.