Masters 1000 Shanghai 2025, De Minaur sulla lotta per Torino: “Dipende solo da me, non guarderò Musetti-Aliassime”

Lorenzo Ercoli
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Alex de Minaur - Photo Courtesy of China Copen

DA SHANGHAI

Sono molto felice del mio rendimento al servizio, è stato molto buono dalla Laver Cup in poi. Ho mantenuto un’alta percentuale di prime. Ho perso ritmo sono negli ultimi due turni di battuta, ma nel complesso mi ha aiutato molto.

Ovviamente sono contento di essere nei quarti e di non aver perso neppure un set. In queste settimane in cui ci sono condizioni dure è importante sentirsi freschi e avere meno minuti di gioco nelle gambe. Ogni energia risparmiata conta“. Lo ha dichiarato Alex De Minaur, intervenuto in mixed zone dopo il successo per 7-5 6-2 ai danni del portoghese Nuno Borges negli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai 2025.

Tra Shanghai e Torino

Al momento, tra i tennisti rimasti in corsa, solamente Novak Djokovic ha una classifica migliore dell’australiano, che però rimane con i piedi per terra: “Penso che ci siano ancora giocatori di qualità, mi aspettano delle battaglie. Già a partire dal prossimo turno, in cui affronterò o Medvedev, che è tornato a giocare alla grande, o Tien, che ha dimostrato quanto è costante dando seguito alla finale di Pechino“.

Sulla Race per Torino, invece, dove attualmente occupa la settima posizione: “Il mio unico pensiero è che dipende solo da me: se continuo a vincere avrò una buona chance di qualificarmi. Se vedrò Musetti-Auger Aliassime? No, non guardo gli altri, chi vince e chi perde. Sono concentrato solo sul mio prossimo match, consapevole che vincendo avrò meno problemi per qualificarmi“.

Una vittoria convincente per un traguardo prestigioso

De Minaur ha quindi elogiato il suo avversario Borges: “Era la prima volta che lo affrontavo e non sapevo cosa aspettarmi. Lui ha un rovescio piatto, un dritto pericoloso e riesce a mantenere bassa la palla. Inoltre se la cava bene a rete e ogni tanto gioca degli insidiosi colpi in chop. Nel primo set ho ottenuto break un cruciale che ho consolidato nel game di servizio, mentre nel secondo ho giocato più libero e aggressivo. Rispetto ai giorni precedenti faceva più freddo e le condizioni erano ancora più lente, ma sono felice di quest’altra prestazione“.

Per Alex si è trattato di un successo prezioso poiché il 50° della sua stagione. È il terzo australiano a raggiungere questo traguardo negli ultimi 35 anni dopo Lleyton Hewitt e Pat Rafter: “Dimostra grande costanza e continuità: ne sono molto orgoglioso. Avrei potuto vivere una stagione simile lo scorso anno se non mi fossi infortunato, ma sono ancora più fiero di aver saputo reagire, dimostrando che questo è il mio vero livello. Però punto ancora più in alto“.

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