Henman promuove il Masters 1000 saudita e riaccende il dibattito su un grande torneo sull’erba

Daniele Testai
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Il nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita, previsto tra tre anni, continua a catalizzare l’attenzione del mondo del tennis. L’iniziativa ha raccolto consensi e critiche, aprendo un dibattito sul futuro del calendario ATP e sul ruolo crescente del Paese mediorientale nello sport globale. Tra le voci più autorevoli intervenute c’è quella di Tim Henman, ex numero 4 del mondo e oggi opinionista di riferimento, che ha accolto positivamente il progetto saudita ma ha contestualmente messo in luce una mancanza evidente: l’assenza di un torneo Masters 1000 sull’erba.

L’Arabia Saudita, negli ultimi anni, ha mostrato un interesse crescente verso gli investimenti sportivi, e il tennis non fa eccezione. Il nuovo torneo, sostenuto da importanti risorse economiche, rappresenta per molti un’opportunità di espansione per il circuito. Henman, intervistato da Sky Sports, ha ricordato come l’idea fosse in discussione da molto tempo, esprimendo entusiasmo per l’ingresso del Paese nel panorama tennistico internazionale:

“Penso che la discussione riguardo a un Masters 1000 in Arabia Saudita sia in corso da moltissimo tempo, e non c’è dubbio che l’Arabia Saudita stia entrando nel mondo dello sport. Credo che il tennis, nel suo complesso, volesse accogliere questa idea, quindi sono entusiasta”.

Pur riconoscendo alcune complessità, soprattutto relative alla collocazione in calendario, Henman si è detto fiducioso riguardo al successo dell’evento:

La data nel calendario è stata un po’ complicata, ma sono sicuro che una volta avviato, il Masters 1000 in Arabia Saudita sarà un grande evento.

È un altro torneo nel calendario e penso che ci sia ancora del lavoro da fare, ma sono certo che il Saudi Masters 1000 sarà una buona aggiunta”.

Accanto all’interesse per l’iniziativa saudita, Henman ha riportato al centro del dibattito una questione ricorrente: la mancanza di un Masters 1000 su erba. L’ex tennista ha ribadito come, a suo avviso, una competizione di questo livello sul verde dovrebbe trovare spazio nel calendario ATP.

Avere un Masters 1000 sull’erba è un altro argomento di discussione. Mi piacerebbe molto vederlo, e ci sono Masters 1000 su altre superfici, quindi perché non sull’erba?”

Non tutti, però, condividono il suo ottimismo. L’ex tennista britannica Laura Robson ha espresso perplessità sulla fattibilità di un evento di alto livello sull’erba, sottolineando temi logistici e strutturali sostenendo che pochi impianti dispongono di campi in erba permanenti e adeguati per ospitare un torneo così importante, e il calendario è già estremamente congestionato.

La discussione rimane dunque aperta. Il Masters 1000 saudita rappresenta un tassello significativo nella trasformazione globale del tennis, mentre l’idea di un torneo di pari livello sull’erba continua a dividere atleti, addetti ai lavori e dirigenti. L’ATP dovrà ora valutare come bilanciare innovazione, tradizione e sostenibilità organizzativa in un calendario sempre più complesso.

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